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Cane di San Bernardo: un maestoso molossoide

salute e animali

Sanihelp.it – Già nella metà del XVII secolo i monaci del convento situato sulla cima del colle del Gran San Bernardo tenevano grandi cani da montagna per guardia e difesa. In seguito questi cani furono utilizzati per ritrovare e salvare i viaggiatori che si erano persi nella neve e nella nebbia, divenendo così il prototipo del cane da salvataggio. Nel 1887 il San Bernardo fu riconosciuto come razza di origine svizzera e divenne il cane nazionale svizzero.
Ne esistono due tipi, entrambi di grossa taglia: a pelo lungo e a pelo corto. In Italia l’esemplare più diffuso è quello a pelo lungo, che deve essere spazzolato con regolarità in quanto tende a perdere molto pelo.
La struttura è armoniosa e il carattere è dolce e affettuoso, soprattutto verso il padrone. Ama giocare e stare in compagnia, soprattutto dei bambini, proteggendoli dai pericoli. Con loro in particolare, sa essere di una dolcezza e di una pazienza fuori misura.


Questo cane si muove con facilità nonostante la mole, ama le passeggiate in montagna e la vita all’aria aperta.
Non tollera il caldo e bisogna quindi fare attenzione ai colpi di calore, riservandogli un posto fresco e una buona riserva di acqua.
A quali malattie è soggetto il San Bernardo? 
Pur essendo un cane robusto, ha qualche predisposizione verso alcune patologie, per esempio dermatologiche, oculari (entropion, ectropion), muscolo-scheletriche (displasia dell’anca, del gomito, lesione del legamento crociato), tumori (osteosarcoma), cardiomiopatia dilatativa, torsione gastrica. 

L’aspettativa di vita, come per tutti i cani di grande taglia, non è molto lunga e si aggira intorno a 8-10 anni. 

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