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Ciclosporina nel cane: perché si usa?

Salute e animali

Sanihelp.it – La ciclosporina è un potente immunosoppressore che inibisce la produzione di interleuchina 2, necessaria al differenziamento e all’espansione delle cellule T, e quindi la risposta immunitaria mediata dai linfociti T.
Viene usata quando il sistema immunitario si comporta in modo alterato, come nelle allergie e nelle malattie immunomediate.
In medicina umana il suo uso prevalente è la prevenzione del rigetto nei trapianti di organo, mentre in medicina veterinaria si trattano soprattutto le dermatiti, e in oftalmologia la cheratocongiuntivite secca idiopatica e la cheratite cronica superficiale del cane.
La dermatite atopica è estremamente pruriginosa, con lesioni cutanee rappresentate da alopecia e eritema, e frequenti sovrinfezioni batteriche e/o fungine che comportano la comparsa di pustole, papule e croste.
La diagnosi si basa sull’anamnesi (tutte le informazioni relative alla salute dell’animale) e sul quadro clinico. È necessario escludere altre cause comuni di prurito, soprattutto la rogna sarcoptica, la demodicosi, la follicolite batterica, la dermatite da Malassezia e l’allergia alimentare.
Il trattamento prevede due possibili opzioni: l’immunoterapia (o terapia desensibilizzante) o la terapia sintomatica.
L’immunoterapia consiste nell’iniettare sottocute dosi ripetute degli allergeni responsabili, identificati mediante le prove allergiche, per provare a desensibilizzare l’animale nei confronti degli stessi.
La terapia sintomatica può essere sistemica o dermatologica.
L’uso degli antistaminici nel cane è spesso deludente, e viene riservato alla terapia di mantenimento, come supporto ai cortisonici, e mai per la gestione delle situazioni acute.
I farmaci più utilizzati sono appunto a base di corticosteroidi (glucocorticoidi) come prednisolone e metilprednisolone, un’alternativa ai quali è costituita dalla ciclosporina, da assumere fino a remissione dei sintomi, per poi scalare con somministrazioni a giorni alterni o ogni tre giorni se la condizione lo consente. Altra, più recente, alternativa ai cortisonici e alla ciclosporina, è costituita da oclacitinib, un antipruriginoso inibitore di un enzima associato al recettore di diverse citochine proinfiammatorie.  Di solito viene abbinata anche una terapia topica, a base di shampoo, o di pomate contenenti aliamidi o cortisonici.


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