Sanihelp.it – Il termine Doga, nato dalla sintesi delle due parole yoga e dog (cane in inglese), venne utilizzato per la prima volta circa sette anni fa, quando Suzi Teitelman lanciò in America il primo corso di questo stravagante programma di allenamento.
Suzi è originaria della California e pratica yoga fin dall’infanzia.
Il suo amore per questa disciplina l’ha portata nel 2001 a diplomarsi presso il Laughing Lotus Yoga Center. A distanza di un anno è diventata responsabile yoga per il Crunch Fitness di New York, struttura presso la quale ha presentato diverse espressioni alternative della tanto amata disciplina fra le quali, per l’appunto, il Doga.
Oggi Suzi è tornata a Jacksonville, la sua città natale, dove è diventata coordinatrice del gruppo fitness per il Ponte Vedra Inn and Club.
Tiene corsi di Doga sia in palestra che sulla spiaggia, con un massimo di 5 partecipanti.
Taglia ed età degli animali coinvolti non sono importanti: ciò che conta è che i cani si rivelino docili e predisposti a interagire con il proprio padrone, facendosi sollevare e tirare dolcemente: molte lezioni comprendono infatti massaggi e stretching.
Chiediamo direttamente alla signorina Teitelman qualche informazione in più riguardo a questa curiosa disciplina che è già sbarcata in Inghilterra e tra poco (ne siamo sicuri) approderà anche in Italia.
Ciao Suzi, come hai iniziato a praticare Doga con il tuo cane?
«In realtà è lui che ha iniziato a partecipare ai miei allenamenti di yoga senza che io glielo chiedessi!
Coali, il mio cocker nero, fin da cucciolo si infilava sotto di me sul mat (tappetino) cercando di prendere parte ai miei esercizi; così ho deciso di coinvolgerlo.»
Qual è stata la reazione di Coali la prima volta che gli hai proposto il Doga?
«Gli è piaciuto fin da subito perché adora ricevere le mie attenzioni, anche sotto forma di massaggi e stretching. La lezione è il nostro momento speciale da condividere insieme.»
Quali sono le posizioni più semplici per chi pratica per la prima volta questa disciplina?
«Per iniziare ci si può anche solo sedere a gambe incrociate e respirare profondamente, cercando di infondere un senso di calma e tranquillità nel nostro cane che dovrà essere posizionato nelle immediate vicinanze.
Oppure ci si può piegare in avanti insieme al nostro amico a quattro zampe.
Se si tratta di un cane di piccola taglia è utile tenerlo in braccio di modo da scendere di più grazie al suo peso, se invece siamo di fronte ad un animale di grosse dimensioni dobbiamo sovrastarlo.
Un’altra buona posizione consiste nell’accovacciarsi di fronte al proprio cane ed eseguire asana differenti insieme a lui. Per renderlo partecipe si possono sollevare per esempio le sue zampe anteriori o posteriori.»
Secondo te ci sono razze particolarmente predisposte alla pratica del Doga?
«No, assolutamente no. Ci sono posizioni e movimenti adatti a tutte le razze e taglie. Mi piacerebbe poter dire che i cocker Spaniel sono i migliori, ma questo è solo perché si tratta della mia razza preferita.»
Ringraziamo Suzi per la disponibilità e attendiamo impazienti l’arrivo del Doga nelle palestre italiane.