Sanihelp.it – Il cane è un animale comunemente diffuso tra le famiglie, anche se negli ultimi anni il gatto sta prendendo molto piede come animale da compagnia tra le mura domestiche. Si sente parlare spesso del rapporto tra l’uomo e il cane o tra il bambino e il cane ma pochissimo del rapporto tra l’uomo e il gatto o il bambino e il gatto.
Questo accade perché quando si parla di gatto non si pensa all’animale coccolone e giocherellone ma all’animale indipendente abituato a stare per conto suo senza considerare il fatto che possano risentire dei cambiamenti che avvengono all’interno del nucleo famigliare.
Invece i nostri amici gatti abituati alle coccole e alle attenzioni dei padroni possono subire un vero e proprio trauma con l’arrivo di un neonato: sarebbe bene abituare l’animale, come avviene per il cane, gradualmente alla presenza di un nuovo individuo che lui considera estraneo.
È bene farlo esplorare, annusare e vivere tutte le novità delle mura domestiche. Il gatto è di natura piuttosto curioso e quindi bisogna assecondare questo suo naturale istinto senza sgridarlo o cacciarlo via.
È importante non commettere l’errore di ignorare completamente l’animale con l’arrivo di un neonato. Dedichiamogli comunque del tempo in modo che non si senta trascurato, abbandonato o in competizione con il nuovo membro della famiglia. Mai sgridarlo in presenza del bambino o quando è stato scoperto mentre dormiva beato nella culla del piccolo.
Il gatto trova molto attraenti culle e lettini e talvolta tende a marcare il territorio. Bisogna fare in modo che possieda un giaciglio comodo dove possa rifugiarsi nei momenti di riposo o quando vuole un po’ di tranquillità.
Altro punto su cui fare attenzione è il pianto del bambino: i gatti spesso possono spaventarsi di fronte a questo tipo di rumore. Mai forzarli a rimanere nella stessa stanza accanto al bambino. Meglio ignorarlo ed eventualmente coccolarlo nel momento in cui si sarà calmato.
Non è consigliabile acquistare un animale domestico quando i bambini sono troppo piccoli, in quanto non sono ancora in grado di capire che si tratta sempre di esseri viventi e non di giocattoli. Meglio aspettare qualche anno in modo che riescano ad istaurare un rapporto piacevole con l’animale stesso.
Quando il bambino cresce bisogna insegnargli come interagire con l’animale. Il rapporto che si può instaurare tra il bambino e il micio implica alcuni processi mentali inconsci che lo aiutano nel naturale processo di crescita psicologica.
Il bambino tende ad identificarsi nell’animale stesso introiettando sentimenti e valori di un altro individuo, imitandone il comportamento e riuscendo così ad esprimere sentimenti che altrimenti non sarebbe in grado di esternare.
Avere un animale per amico aiuterà il bambino a soddisfare il suo desiderio di dare e ricevere amore e il prendersene cura lo aiuteranno a sviluppare un maggiore senso di responsabilità e rispetto verso gli altri.
Il bambino deve comunque imparare a trattare bene il suo gattino senza usare modi violenti o toni troppo bruschi. Bisogna insegnargli quando è il momento giusto per il gioco e quando invece è meglio lasciarlo tranquillo perché vuole riposare o semplicemente vuole stare per conto suo.
Il gatto con la sua natura indipendente e poco disposta all’obbedienza e al comando dei padroni, sembra essere meno adatto alla convivenza con un bambino rispetto ad un cane.
In realtà non è così: è un animale molto furbo e intelligente che sa conquistarsi la piena fiducia del suo piccolo padroncino. Quando il micio vuole stabilire un contatto andrà a strofinare il suo corpo sulle gambe del piccolo, attirerà la sua attenzione con il gioco della pallina, fino a quando, stanco, non si acciambellerà sulle sue ginocchia.
Un gioco che diverte molto il micio è il nascondino: è molto abile a nascondersi e quando si accorge di essere visto, fugge per nascondersi in un altro posto.
Il micio non è assolutamente un animale anaffettivo, opportunista o quello che baratta affetto con cibo e attenzioni. Al contrario è un animale che sa dare tanto, può diventare un ottimo compagno di giochi e un esemplare punto di riferimento per il bambino che imparerà il rispetto di esseri viventi diversi da lui instaurando un rapporto di amore e amicizia forte e duraturo.