Sanihelp.it – Arrivato in Italia verso la fine degli anni Novanta, il cincillà è un animale originario del Sud America: allo stato selvatico vive infatti principalmente in Cile, Bolivia e Perù.
Il primo a riprodurre i cincillà in cattività fu un ingegnere americano, M.Chapman, che si era recato in Cile nel 1918 per lavoro e in tre anni riuscì a catturare undici esemplari.
Due sono le specie esistenti: la Brevicaudata e la Lanigera; quest’ultima, più diffusa e prolifera, si suddivide a sua volta in tre tipi:
– il La Plata che ha dimensioni maggiori e il pelo più lungo e denso degli altri due; esteticamente risulta più bello e ha un carattere socievole e tranquillo.
– il Costina che ha orecchie lunghe, muso appuntito (simile al topo) e una pelliccia molto meno folta; si dimostra generalmente più schivo e solitario.
– il Raton o Real del quale non ci sono più molti esemplari poiché pare abbia rischiato l’estinzione durante la caccia spietata di cui è stato protagonista all’inizio del 1900.
A differenza dei classici animali da compagnia il cincillà non ama molto le coccole e non gradisce essere toccato e accarezzato troppo.
Ha un modo tutto suo di rapportarsi con le persone: ama camminare sul corpo del proprio padrone e farsi trasportare da un mobile all’altro stando sul palmo della mano, sul braccio o addirittura passando sulle spalle.
Cerchiamo di riassumere per voi in soli 6 punti i bisogni principali di questo piccolo roditore per aiutarvi a conoscerlo meglio:
– il cincillà deve potersi muovere liberamente per almeno tre ore al dì.
– la gabbia che lo ospita durante le restanti ore della giornata deve essere di medie dimensioni e va posizionata in un luogo tranquillo, con una temperatura di circa 20 gradi, al riparo dalle correnti d’aria e da rumori molesti.
– e’ molto importante mettere a disposizione del cincillà un contenitore con sabbia specifica che il nostro amico potrà utilizzare per pulirsi il pelo.
– il cincillà è pur sempre un roditore e la sua più grande passione è quella di rosicchiare. Bisogna quindi essere padroni pazienti, disposti a subire danni a mobili e oggetti. Particolare attenzione va poi prestata alla presenza di fili elettrici a portata di denti, suppellettili in bilico e piante tossiche che vanno assolutamente eliminati. Il cincillà è inoltre solito esplorare ogni buco quindi nel caso in cui dovesse circolare libero per casa meglio chiudere forno, lavatrice, lavastoviglie e coperchio del water.
– ogni giorno il nostro batuffolo di pelo deve avere a disposizione fieno di buona qualità, un cucchiaio o due di pellet e una razione di cibo fresco: insalata di tutte le qualità, finocchi, carote e, al massimo per un paio di volte a settimana, un pezzetto di mela o pera.
Da evitare dolci, biscotti, merendine, cioccolato, pasta e pane.
– il cincillà ha infine denti in continua crescita ed è quindi utile fornirgli dei bastoncini di legno che, se rosicchiati, lo aiutano a consumare i denti.
Per maggiori informazioni vi suggeriamo di collegarvi al sito www.animalinelmondo.com dovete troverete un’ampia pagina dedicata a questo piccolo roditore con approfondimenti sugli argomenti da noi trattati.
Nonostante le sue minuscole dimensioni il cincillà è dunque un animaletto impegnativo: siete disposti a prendervi cura di lui e a chiudere un occhio di fronte ai piccoli disastri che può provocare? Se la risposta è sì, dategli il benvenuto in famiglia.