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La Brontofobia nel cane

Paure e fobie

Sanihelp.it – La brontofobia o più comunemente la paura dei tuoni è una fobia molto frequente nel cane. Il fattore scatenante non è stato identificato ma fatto sta che il rumore dei tuoni, la luce dei lampi, la diminuzione della pressione, le vibrazioni provocate dal tuono o tutti questi fattori messi insieme provocano un vero e proprio terrore nel nostro amico.


Alcuni animali arrivano ad avere paura addirittura di giorno quando il cielo comincia a farsi scuro ma l’arrivo del temporale è ancora molto lontano.

Altri ancora sono particolarmente sensibili ai piccoli effetti che si verificano durante un temporale: eccessivi silenzi, piccoli cali di tensione ed altri segnali ambientali ed individuali. Inoltre se il cane manifesta questo tipo di paura è facile che si spaventi anche per altri tipi di rumori che potrebbero assomigliare a quello di un tuono: gli allarmi delle macchine, i fuochi d’artificio, rumori improvvisi o molto forti.

La brontofobia può essere una paura innata, trasmessa cioè dalla madre terrorizzata dal rumore ai propri cuccioli, oppure può manifestarsi, in un animale adulto, in seguito ad un episodio spiacevole o ad un’emozione negativa molto forte.

Ogni animale si comporta in modo diverso per sopperire a questa sua paura. Alcuni cercano subito un rifugio in qualche posto nascosto. Molti animali si rifugiano sotto il letto, sotto la scrivania, in un posto abbastanza isolato dove il rumore è meno forte.
In tal caso sarebbe bene abituare il cane fin da cucciolo ad usare il Kennel come cuccia anche per dormire, in modo che possa considerarlo un posto dove stare tranquillo.

Se la temperatura lo consente sarebbe meglio coprire il trasportino con un panno in modo che il cane riceva meno stimoli esterni, facendolo sentire così più al sicuro.

In qualsiasi posto il cane decida di mettersi è importante non spostarlo, toccarlo o sgridarlo per non accrescere maggiormente il suo stato d’ansia.


Alcuni cani hanno invece il vizio di seguire come un’ombra il padrone. Anche in questo caso bisogna sempre lasciar fare il cane senza considerarlo troppo, scacciarlo, sgridarlo o toccarlo.

Inoltre mai legare il cane con una corda in un luogo aperto perché durante lo stato di panico l’animale potrebbe strozzarsi nel tentativo di fuggire.

Nel momento in cui l’ansia o lo stress del cane sarà diminuito sarà lui a cercare il contatto con il suo padrone. Fino a quel momento il cane deve essere ignorato. L’animale in questo stato tende ad ansimare, tremare e in alcuni casi emettere dei mugolii; non bisogna parlargli per tranquillizzarlo, non dobbiamo farci vedere preoccupati o troppo apprensivi per non alimentare ancora di più la sua paura.

Come rimedio si potrebbe accendere la televisione, la musica o la radio e, se fa caldo, anche il ventilatore o l’aria condizionata in modo che il rumore del tuono si attenui. Il cane non è suscettibile a tutti questi rumori e di conseguenza non manifesta la paura.

Se vedete che il cane cerca un modo per distrarsi un’idea sarebbe quella di fargli associare il gioco a questo evento negativo, ma solo se si dimostra interessato. Mai forzarlo a fare qualcosa che non desidera, soprattutto quando si trova in forte stato d’ansia, perché potrebbe reagire in modo inaspettato.

Riguardo alla terapia non esiste una vera e propria cura perché se questa paura dipende da un riflesso innato, eliminarla è impossibile, se invece deriva da esperienze personali negative si ha qualche probabilità in più di risolvere il problema.

Si può comunque tentare con un programma di desensibilizzazione, riproducendo cioè il rumore che provoca la fobia in un nastro registrato, proponendolo all’animale prima a basso volume, aumentandone gradualmente l’intensità fino a quando non si sarà abituato al suono e di conseguenza riuscirà a vincere e controllare la sua paura.

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