Sanihelp.it – Anche se fuori le temperature sono molto al di sotto dello zero, soprattutto nel Nord Italia, il nostro amico necessita delle sue passeggiate quotidiane per correre e per fare i suoi bisognini.
Per combattere il freddo e la neve i proprietari usano cappotti, giacche e impermeabili. Ma per le zampe? Il freddo è il nemico numero uno per le zampe del cane e nella maggior parte dei casi può provocare semplici tagli e ferite ma in casi più gravi l’animale avrà dei veri e propri problemi di deambulazione.
Per esempio la neve o il ghiaccio possono incastrarsi sotto i polpastrelli e provocare tagli e ferite. Per i cani con il pelo lungo frammenti di ghiaccio possono incastrarsi nel pelo affaticando il movimento del cane.
Quali sono gli accorgimenti da prendere in questi casi?
Innanzi tutto si consiglia di tenere le unghie del proprio cane corte e tagliare il pelo intorno alle dita ma senza esagerare altrimenti non avrà più la protezione necessaria contro la neve.
Quando la neve si attacca alle zampe del cane non bisogna toglierla via in modo brusco ma aspettare che si sciolga con il calore di casa. Questi residui di ghiaccio se vengono tolti bruscamente possono provocare grande dolore al nostro amico peloso.
Alcuni studiosi consigliano di ungere le zampe del cane con un po’ di olio di vaselina o di mandorla perché sembra che aiuti a sopportare meglio il contatto con il suolo freddo.
In commercio, anche se qualcuno si potrebbe scandalizzare, si trovano le scarpette studiate appositamente per il cane. Ne esistono per tutti i gusti e per tutte le tasche, importante è che siano calde, comode, impermeabili e soprattutto che il cane le sopporti.
Il cane però cammina sulla neve o sul ghiaccio senza provare particolare disagio e senza congelarsi le zampe. Com’è possibile questo? Un team di alcuni ricercatori della Yamazaki Gakuen University di Tokyo hanno svelato questo mistero.
Hanno dimostrato che: «le zampe contengono un elevato contenuto di grassi, che blocca il freddo più facilmente rispetto ad altri tessuti, ma avendo un rapporto superficie-volume piuttosto elevato, perdono calore con facilità. Il team di ricerca, guidato dal Dr. Hiroyoshi Ninomiya, ha utilizzato un microscopio elettronico a scansione per studiare le zampe di quattro cani adulti, e ha scoperto che le arterie che alimentano il sangue degli arti erano formate da reti di numerose piccole vene, venule, ad esse strettamente legate, e che il sistema si comporta essenzialmente come una contro-corrente scambiatore di calore. Quando il sangue caldo arriva nel zampe attraverso le arterie, il calore viene trasferito alle venule strettamente associate alle arterie, garantendo così al sangue di essere sufficientemente riscaldato prima di ritornare al resto del corpo. Il contro-corrente sistema di scambio di calore impedisce il raffreddamento del corpo e garantisce la temperatura della zampa entro limiti ragionevoli».