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Il morbo di Cushing: una patologia molto diffusa

Salute e animali

Sanihelp.it – La malattia, chiamata anche iperadrenocorticismo o ipercorticosurrenalismo, deriva dall’esposizione ai glucocorticoidi circolanti, che vengono prodotti normalmente nell’organismo animale, ma che in questo caso sono prodotti in eccesso. I glucocorticoidi sono un gruppo di ormoni steroidei, tra cui il cortisone, prodotti dalle ghiandole surrenali, situate vicino ai reni. 


Essi hanno diverse azioni: agiscono favorendo la risposta dell'organismo alle situazioni di stress, aumentano la concentrazione glicemia e modulano la risposta dell'organismo a molti altri ormoni. 

L’eccesso può essere dovuto a un’ipersecrezione di ormone adrenocorticotropo (ACTH) da parte dell’adenoipofisi, a un’iperproduzione primitiva di cortisone a causa di un processo neoplastico corticosurrenale o a causa dell’assunzione di farmaci. 

Quali sono i sintomi del morbo di Cushing? Le prime cose che si notano sono poliuria (eccessiva produzione di urina) e polidipsia (aumento della sete), aumento dell’appetitoalopeciaaumento della dimensione dell’addomediminuzione delle masse muscolariletargiaatrofia dei testicoli e ingrossamento del fegato

Nel gatto le lesioni cutanee sono caratterizzate da fragilità della pelle, guariscono quindi difficilmente.

La diagnosi si basa su esami del sangue e delle urine, oltre all’ecografia delle ghiandole surrenali. 

Una volta che il veterinario avrà confermato la diagnosi di morbo di Cushing, il  farmaco da utilizzare è il trilostano, per tutta la vita dell’animale, sia per il cane che per il gatto, per il quale a volte si prospetta anche l’intevento chirurgico. 


Per avere dosaggi precisi in base al peso dell’animale, è possibile far preparare in farmacia capsule ad hoc, con ricetta veterinaria.

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