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Rogna sarcoptica nel cane: riconoscerla e curarla

Salute e animali

Sanihelp.it – La rogna sarcoptica, o scabbia canina, è causata da un acaro, Sarcoptes scabiei var. canis. Si manifesta come una dermatite intensamente pruriginosa, che colpisce in particolare le orecchie, il muso, i gomiti e i garretti, ma se la parassitosi non viene trattata si estende a tutto il corpo. 


L’animale si gratta con violenza, leccandosi e mordendosi le zone colpite, dando luogo a formazione di croste e alopecia. Possono anche insorgere infezioni batteriche secondarie.

Il sintomo che maggiormente indica la rogna sarcoptica è il prurito intenso, in assenza del quale la patologia non va presa in considerazione.

Se compaiono inoltre perdita di pelo, croste ed escoriazioni, si procede alla diagnosi mediante l’esecuzione di un raschiato cutaneo profondo che viene esaminato al microscopio. Più di recente la possibilità di diagnosi è migliorata grazie ai test ELISA, che rilevano gli anticorpi specifici per il Sarcoptes scabiei.

La trasmissione della malattia avviene per contatto diretto o indiretto, probabilmente per trasferimento di larve dalla superficie cutanea.

La rogna sarcoptica è altamente contagiosa ed è necessario isolare i cani malati durante il trattamento. Questo tipo di rogna è l’unico che può essere trasmesso all’uomo, ma tale contagio avviene raramente. Nell’uomo la sintomatologia è molto più blanda rispetto a quella del cane, in quanto gli acari resistono meno sulla nostra cute e si manifesta con una dermatite diffusa. Anche nel gatto la malattia è molto rara.

Per il trattamento sono disponibili acaricidi quali la selamectina, la moxidectina in associazione con imidacloprid e la milbemicina ossima.


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