Sanihelp.it – L’insulinoma è una neoplasia in genere maligna, che secerne insulina indipendentemente dalla glicemia. Nel gatto questa forma è molto rara, colpisce prevalentemente cani anziani, di taglia medio-grande, senza predisposizione di razza o di sesso.
L’eccessiva produzione di insulina provoca ipoglicemia, che causa diverse manifestazioni cliniche a carico del sistema nervoso centrale.
I sintomi possono essere diversi, da debolezza a letargia, crisi convulsive, collasso, atassia, fame eccessiva, tremori, nervosismo e aggressività.
Gli esami del sangue rilevano ipoglicemia con valori molto bassi e iperinsulinemia. Una ecografia pancreatica o una tomografia computerizzata (TC) possono confermare la diagnosi eventualmente in associazione a una risonanza magnetica, qualora necessario.
La terapia dell’insulinoma può variare da caso a caso. La crisi ipoglicemica può essere gestita con la somministrazione di destrosio in soluzione fisiologica, se non si ottiene una risposta ottimale si può ricorrere alla somministrazione di un cortisonico, come desametasone, o di un analogo della somatostatina, come octreotide.
Le crisi convulsive possono essere contenute tramite la somministrazione di diazepam (benzodiazepina) o fenobarbitale (barbiturico).
Spesso si rende però necessario anche l’intervento chirurgico, per rimuovere il tessuto tumorale e, se possibile, anche le eventuali metastasi.
L’alimentazione deve essere suddivisa in pasti piccoli e frequenti, che contengano carboidrati complessi e fibre.
L’esercizio fisico del cane deve essere limitato.
Purtroppo la prognosi non è favorevole, nonostante tutti i tentativi che si possono mettere in atto.
Dopo l’intervento chirurgico, è auspicabile che la glicemia risulti nella norma (o anche un po’ più alta), piuttosto che bassa, cosa che indicherebbe un esito non positivo.