Sanihelp.it – Chi ha un giardino o abita vicino a terreni sa che è piuttosto facile avvistare dei topi. Questi animali danneggiano colture e dispense di cibo in quanto si arrampicano facilmente e possono entrare nei garage o in casa, oltre a essere vettori di serie patologie, come la leptospirosi. I topicidi sono quindi di uso piuttosto comune e purtroppo succede di frequente che il cane, mentre viene portato a passeggio, mangi un’esca destinata ai topi. Può capitare anche al gatto, ma più raramente.
La sintomatologia è un po’ vaga, comune anche ad altre patologie, e può comparire anche dopo qualche giorno dall’assunzione del veleno. Il cane appare stanco, inappetente, a volte con respiro affannoso e zoppia. Ciò che dovrebbe mettere in allarme è la comparsa di ematomi in vari punti, non dolorosi. Si può anche assistere a un sanguinamento eccessivo di piccole lesioni o delle gengive, che sono pallide, perché queste esche sono costituite da anticoagulanti. Se non si tratta di un avvelenamento fulminante, nel qual caso purtroppo non si può fare nulla, il veterinario potrà individuare il tipo di avvelenamento del cane. Una volta stabilito che ha ingoiato un topicida, il trattamento consiste nell’utilizzo della vitamina K1 e di soluzioni idroelettrolitiche per la reidratazione.
Si raccomanda quindi molta attenzione nel portare a spasso il cane, per fare in modo che non mangi nulla lungo la strada e, se il proprietario stesso mette delle esche, non pensi mai che il cane non ci potrà arrivare, potrebbe riservare delle sorprese (spiacevoli).