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Come nutrire i pesci dell’acquario

Salute e animali

Sanihelp.it – A volte si pensa ai pesci come animali ornamentali, non paragonabili ad altri animali domestici, come cani e gatti. In realtà, diversi lo sono, ma anche loro hanno delle esigenze che, se non rispettate, li portano a morire senza che ce ne si renda conto.


L’acquario con pesci di acqua dolce dovrà essere trattato, dal punto di vista alimentare (e non solo), in modo diverso dall’acquario marino.

Nel loro ambiente naturale i pesci dispongono di una vastissima scelta di alimenti diversi: insetti, crostacei acquatici, vermi, sostanze vegetali, quindi anche noi dobbiamo aver cura di assicurare loro la medesima varietà per nutrirli in modo mirato e completo e, di conseguenza, evitare loro patologie che possono essere presenti nei casi in cui i pesci sono nutriti poco o male. 

In commercio si trovano mangimi di tutti i tipi: fiocchi, granuli, mangimi surgelati (che vanno sempre scongelati prima di proporli ai pesci) o liofilizzati. Una regola fondamentale è quella di non dare quantità eccessive in un’unica soluzione, con il rischio di inquinare l’ambiente, perché il pesce sazio smette di mangiare e il cibo ristagna nell’acqua, preferire invece il poco e spesso.

I pesci si possono suddividere, dal punto di vista dell’alimentazione, in tre categorie: vegetariani, carnivori e, per la maggior parte, onnivori

Meglio introdurre in acquario pesci che si alimentino più o meno nello stesso modo, e farsi consigliare dal negoziante per evitare specie particolarmente aggressive che si nutrono dei loro coinquilini.

Un’alimentazione monotona può condurre a carenze vitaminiche, in presenza delle quali noteremo i pesci nuotare in modo strano e il loro colore, di solito brillante, sbiadire. In questi casi è possibile un’integrazione con appositi prodotti ad uso acquariofilo. 


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