Sanihelp.it – Televendite degli anni ’80 e’90: ogni giorno venivano pubblicizzati e venduti vibromassaggiatori di vario tipo, anche con un certo successo. Poi la moda è passata, ma è giunto il momento di riscoprire le pedane vibranti. Per usarle è necessario, però, essere seguiti da un personal trainer che sappia esattamente come utilizzare questi strumenti, che altrimenti risulterebbero del tutto inutili.
L’allenamento vibratorio si basa sull’aggiunta delle vibrazioni, grazie all’utilizzo di una pedana vibrante, alle più comuni tecniche di potenziamento muscolare. La pedana vibrante, come si capisce dal nome, è un attrezzo elettronico studiato per trasmettere specifiche vibrazioni all'organismo. Essa induce infatti un movimento sussultorio, con una frequenza nota e specifica, che viene trasmesso al corpo tramite conduzione. Il mezzo è la superficie orizzontale di contatto, sulla quale il corpo va ad appoggiarsi. La vibrazione, perché sia efficace, deve avere determinate caratteristiche, e bisognerebbe avere le idee ben chiare su quali siano le aspettative. In genere si tratta di protocolli di rinforzo muscolare, che stimolano la forza e l’ipertrofia muscolare, in quanto le vibrazioni stimolano i muscoli, che in seguito a ciò si contraggono innumerevoli volte. L’allenamento può essere svolto a casa o, meglio, in palestra, con l’aiuto di un esperto ed evitando l’acquisto di strumenti che potrebbero non corrispondere alle proprie esigenze. C’è qualche controindicazione: le donne in gravidanza, chi è affetto da patologie infiammatorie pelviche o a carico degli arti inferiori, le persone che soffrono di malattie della colonna vertebrale non devono utilizzare questa pedana.
Per quanto riguarda invece i benefici, è un po’ difficile credere alle promesse fatte dai venditori, come dimagrimento, riduzione della cellulite e della ritenzione idrica, miglioramento della densità ossea. I vantaggi ci sono, l’importante è non aspettarsi troppo.