Sanihelp.it – La vitamina C (insieme al magnesio e alla vitamina B6) è uno dei micronutrienti, sotto forma di integratori alimentari, più comunemente consumati durante la stagione invernale.
Vitamina antiossidante, svolge diversi ruoli importanti. Come spiegano i nutrizionisti, stimola la vitalità dei nostri globuli bianchi e quindi le nostre difese immunitarie. La vitamina C ha anche altri ruoli: aiuta a rafforzare i capillari e le pareti cellulari e svolge un ruolo fondamentale nella formazione del collagene. Di conseguenza, favorisce la guarigione e mantiene in salute legamenti, tendini e gengive.
Inoltre, favorisce la produzione di emoglobina nei globuli rossi e facilita l'assimilazione del ferro dagli alimenti. Ma è davvero efficace per proteggere dai virus invernali come il raffreddore?
Vitamina C: un'arma naturale contro il raffreddore?
La vitamina C svolge molti ruoli essenziali, ma non è efficace per combattere il raffreddore! La vitamina C non impedisce di ammalarsi e di prendere il raffreddore, ma aiuta a riprendersi più rapidamente, a patto che non si abbia una carenza, sottolineano gli esperti.
Molti studi hanno esaminato il ruolo della vitamina C nella lotta contro il raffreddore, ma nessuno è stato in grado di dimostrare i suoi effetti benefici sulla frequenza di questi comuni disturbi invernali. Per aumentare le difese immunitarie, tuttavia, è possibile consumare alimenti ricchi di vitamina C durante tutta la stagione invernale, preferibilmente al mattino.
La dose giornaliera raccomandata di vitamina C è di 60-100 milligrammi al giorno. Una carenza di vitamina C riduce la resistenza a varie infezioni. Una grave carenza di vitamina C può portare allo scorbuto, che in passato colpiva i marinai privati di frutta e verdura fresca per mesi e mesi.
Arancia, kiwi, peperone… Dove si trova la vitamina C?
I nutrizionisti consigliano di fare il pieno di vitamina C attraverso gli alimenti. Si trova naturalmente negli agrumi – da qui l'utilità del bicchiere mattutino di succo d'arancia, fatto in casa o in bottiglia – ma anche nel kiwi e nel mango. Senza dimenticare il peperone rosso crudo, il cavolo crudo e il ravanello nero.
Tuttavia, la vitamina C è molto fragile: sensibile al calore e alla luce, è idrosolubile e quindi si perde nell'acqua di cottura. È bene quindi optare per alimenti crudi o per cotture brevi e a bassa temperatura senza acqua. Esistono anche integratori alimentari a base di vitamina C, ma una quantità eccessiva può causare problemi digestivi e nausea. Quindi questa soluzione è ideale solo dietro stretto consiglio medico.