stato patologico caratterizzato da perdita della coscienza, della sensibilità e della motilità. È dovuto principalmente ad avvelenamenti (sia da sostanze esterne che interne all’organismo) o a patologie a carico del sistema nervoso centrale. Può essere di tipo reversibile, se è possibile uscirne, o irreversibile, se la perdita delle funzionalità è definitiva. Il medico può scoprire, attraverso una serie di esami, la sede della lesione; ciò influisce sulla terapia, che deve essere mirata a eliminare le cause responsabili, oltre che a mantenere le corrette funzioni vitali.
Si classifica di primo, secondo, terzo o quarto grado a seconda della gravità.
– Primo grado, lieve o obnubilazione, il soggetto è sonnolento, non presenta alterazioni delle funzioni vegetative, alla stimolazione dolorosa risponde in modo finalistico e coordinato.
– Secondo grado, semicoma, il soggetto non risponde più se non agli stimoli dolorosi, con movimenti automatici di difesa; le funzioni vitali sono allentate, i riflessi indeboliti o assenti.
– Terzo grado, profondo, c’è una completa mancanza di risposte, sono presenti gravi alterazioni delle funzioni vegetative, i riflessi sono del tutto scomparsi.
– Quarto grado, dépassé o morte cerebrale, abolizione irreversibile delle funzioni vitali: arresto della respirazione, caduta della pressione arteriosa, ipotermia. Persiste il ritmo cardiaco.