Sanihelp.it – Ultimamente il tennis, soprattutto grazie al campione Jannik Sinner, è diventato molto popolare, praticato sia a livello amatoriale sia agonistico.
Il tennis si può praticare a qualsiasi età e permette di allenare tutto il corpo, non solo il braccio con cui si tiene la racchetta, ma anche quello opposto, indispensabile per mantenere l’equilibrio e per la finalizzazione del movimento.
Le gambe corrono e scattano, le spalle accompagnano i movimenti e i muscoli addominali si contraggono. Questo sport tonifica e fa bruciare calorie, ma anche a livello mentale apporta benefici, favorendo la concentrazione e l’autocontrollo.
Vi sono però delle patologie che possono colpire abbastanza frequentemente, in particolare il gomito del tennista o epicondilite, una infiammazione dei muscoli che collegano il polso e il gomito. A causa dei momenti ripetitivi, i muscoli si infiammano e causano dolore che si può irradiare a tutto l’avambraccio, limitando l’uso di mano, polso e gomito. Frequentemente i tennisti accusano lombalgia, dovuta ai movimenti molto veloci, con frenate e ripartenze improvvise.
Dolore e fastidio sono causati dall’infiammazione del tendine d’Achille o dalla distorsione della caviglia.
Se non trattate queste patologie possono diventare croniche, per cui è necessario stare a riposo, applicare del ghiaccio sulla parte, assumere antinfiammatori (su prescrizione del medico curante) e, nel caso della epicondilite, utilizzare un tutore durante il giorno per proteggere il gomito.
La prevenzione è possibile avvicinandosi a questo sport solo dopo un’adeguata preparazione atletica, con riscaldamento pre partita e defaticamento post partita. Anche l’abbigliamento non dovrà essere casuale, con particolare attenzione alle scarpe, la cui scelta dipenderà dal tipo di terreno su cui si gioca: scarpe ammortizzate se il terreno è duro, antiscivolo se è erboso.