Cambiano gli ideali di bellezza e… la Barbie pure. È di questi giorni la notizia del lancio, da parte della Mattel, di bambole molto diverse da quelle bionde e slanciate a cui siamo tutti abituati. Le nuove Barbie sono alte, basse, molto esili o con qualche chilo in più, comunque nel complesso decisamente più umane. E, proprio per questo corrispondono alle nuove donne, sempre più inclini a migliorarsi senza stravolgere la propria faccia o il proprio fisico. Anzi, restando se stesse.
Per questo la rivoluzione nel mondo delle Barbie è così simile a quella che si riscontra nella società contemporanea, che vede sì la ricerca della bellezza e di un aspetto il più possibile giovane, ma senza rinunciare alle proprie caratteristiche in nome di un cliché. Oggi i modelli estetici sono tanti e differenti, come dimostra il recente affermarsi sulle scene di Hollywood di attrici con taglia 0 o poco più. Questo non significa che la mastoplastica additiva sia un intervento in crisi (anzi, è sempre tra i più richiesti, in tutto il mondo).
Semplicemente, donne che un tempo sarebbero state bollate e scartate perché poco femminili oggi vengono giudicate belle, addirittura sexy. È la rivincita del fascino personale sullo stereotipo. E io, da sempre, sono d’accordo.