Grazie al contributo della LICE (Lega Italiana Contro l'Epilessia) scopriamo che l’epilessia è una malattia neurologica che si esprime in forme molto diverse tra loro. Questa pluralità prevede anche prognosi diverse: la maggior parte delle forme di epilessia è compatibile con una vita normale; le altre forme, più rare, sono invece di maggior gravità. Il termine epilessia deriva dal greco e significa essere sopraffatti, essere colti di sorpresa.
L'epilessia è una delle più diffuse malattie neurologiche, tanto da essere considerata una malattia sociale. Non è facile stimare la frequenza dell'epilessia, perché spesso questa malattia viene tenuta nascosta per motivi psicologici e ambientali. Nei Paesi industrializzati l’epilessia interessa circa una persona su 100: si stima che in Europa circa sei milioni di persone abbiano un’epilessia in fase attiva e che la malattia interessi in Italia circa 500.000 persone.
I maggiori picchi di incidenza si hanno nei bambini e nei giovani adulti e negli anziani. Nei Paesi in via di sviluppo l’incidenza dell’epilessia è maggiore, anche se non vi sono dati epidemiologici sicuri.