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Separazione e divorzi, la cultura del rispetto

Contro la violenza

Sanihelp.it – Di violenza di genere si parla, purtroppo sempre più spesso. I casi sono in aumento costante; spesso non hanno ragioni dirette ma possono anche essere scatenati da situazioni precise come una separazione o un divorzio. E’ proprio su quest’ultimo aspetto che si focalizza l’attenzione di una tavola rotonda che si terrà l’8 giugno a Milano, al Museo Poldi Pezzoli con appuntamento alle ore 11. 


Aperto al pubblico, l’incontro vede la partecipazione, oltre che delle istituzioni, di esperti di diritto e della salute mentale. Sarà l’occasione per presentare il libro »Separazione e divorzio nella prospettiva dell'uomo violento. Vademecum per coppie in crisi: consigli legali» scritto dall’avvocato Elda Panniello, esperta in separazione, divorzio e diritto di famiglia, vincitrice  del premio Le Fonti Awards  2021 per l'opera di sensibilizzazione sul tema al contrasto alla violenza di genere.

L’autrice fornirà una disamina delle normative vigenti, in materia di separazione e divorzio mettendo  in rilievo come per una donna vittima di un coniuge o compagno violento, la separazione, già di per sé un evento traumatico, sia un vero e proprio atto di coraggio. Dialogheranno con l’autrice il dottor Edoardo Calligari, direttore delle relazioni esterne del piccolo Museo della Poesia e Carmelo Ferraro, dirigente presso Ordine Avvocati di Milano e consigliere della Regione Lombardia, affrotando i temi più  ricorrenti nei casi di separazione o  che riguardino in particolar modo l’affidamento dei figli minori, il diritto di visita e l’assegno di mantenimento.

Violenza e salute mentale

Le manifestazioni di violenza all’interno della famiglia e nelle relazioni intime con il partner hanno diverse manifestazioni che vanno dalla violenza psicologica, agli atti persecutori, dalle violenze fisiche fino alla violenza sessuale. «Quando gli atti violenti» spiega la dottoressa Isabel Fernandez, psicoterapeuta e presidente EMDR Italia che interverrà nel dibattito «avvengono davanti a minori, creano pericolosi fattori di rischio per la salute mentale. I bambini assistono a circa il 90% degli episodi di violenza domestica e ne rimangono traumatizzati».

I dati OMS rivelano che dove c’è violenza domestica raddoppia il rischio di maltrattamento e/o abuso sui minori da parte di chi l’agisce. «Risulta pertanto importante attivare interventi non solo sulle donne e sui minori, ma anche sugli autori di violenza di genere o maltrattamenti, basati su nuovi metodi di trattamento, con l’obiettivo di ridurre la recidiva e prevenire violenze future» spiega la psicoterapeuta. «L’EMDR è un trattamento risolutivo in grado di intervenire  sulle vittime di violenza consentendo di rielaborare i traumi vissuti e allo stesso tempo, potenziare le capacità personali e le risorse individuali necessarie per superare il ciclo di vittimizzazione nel quale si rischia di restare intrappolati».

 L’impegno delle istituzioni contro la violenza di genere


Al convegno prenderà parte anche Letizia Caccavale Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità di Regione Lombardia e  sostenitrice della conciliazione lavoro-famiglia. «La violenza contro le donne, vera e propria violazione dei diritti umani come definito dalla Convenzione di Istanbul del 2011, richiede l’attivazione di soggetti con competenze multidisciplinari per migliorare la capacità di riconoscere il fenomeno in tutte le sue forme».

«Regione Lombardia ad oggi può contare sulla presenza di 27 reti territoriali d'eccellenza, di cui fanno parte 54 centri antiviolenza (CAV) e 125 strutture di ospitalità per le donne e i figli minori, che offrono servizi di ascolto telefonico, colloquio di accoglienza e consulenza legale e psicologica propedeutici al percorso di presa in carico ed altri servizi a valenza specialistica e sociale» conclude Caccavale.

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