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Primo appuntamento: 36 segnali per capire se c’è attrazione

L'esito di un incontro evidente già dopo 3 minuti

Secondo il protagonista del film «Se mi lasci ti cancello», San Valentino è una festa inventata dai fabbricanti di cartoline d'auguri per far sentire a disagio le persone ancora single. Chiunque non abbia ancora trovato la propria anima gemella, probabilmente almeno una volta nella vita, ha fatto lo stesso pensiero. La celebrazione degli innamorati è trascorsa da pochi giorni: per tutti quelli che non hanno potuto festeggiare, quelli che non vedono il lato positivo del risparmiare su fiori e cioccolatini il 14 febbraio ma al contrario sono in cerca più o meno disperata di un partner per l'edizione 2016, sono usciti in questi giorni i risultati di uno studio americano che svela quali sono i segnali principali per capire, già durante le prime battute di un appuntamento, se c'è attrazione o meno. Così, per lo meno, si evita di perdere tempo e si può passare al prossimo, o alla prossima, a seconda di sesso e gusti personali.


La rivista specializzata Journal of Nonverbal Behavior ha pubblicato di recente l'esito della sperimentazione condotta dai ricercatori dell'Università del Kansas, che hanno analizzato 102 appuntamenti di uomini e donne che si incontravano per la prima volta e che hanno acconsentito alla registrazione dei primi 12 minuti del rendez-vous. Studiando attentamente l'atteggiamento della coppia, in particolar modo il comportamento non verbale, gli scienziati americani hanno evidenziato 36 segnali che indicano se il flirt stia procedendo sotto i migliori auspici e se sia il caso di serrare le fila del corteggiamento. Nel caso in cui abbiate fatto colpo, infatti, il partner o la partner dovrebbero ad esempio annuire spesso quando parlate, fare domande e complimenti, accavallare le gambe e protendere il corpo in avanti, toccarsi frequentemente il volto o i capelli e giocherellare con gli oggetti.

Secondo lo studio bastano pochissimi istanti per comprendere se un appuntamento sta procedendo nella maniera auspicata: se nei primi 180 secondi prevalgono occhiate maliziose, complimenti e incoraggiamenti a parlare, allora l'incontro potrebbe dare l'esito sperato, e dal quarto al sesto minuto troveranno spazio le conferme dell'attrazione; se al contrario le alzate di spalle la fanno da padrone e le domande languono, allora significa che la scintilla non è scoccata, e raddrizzare il probabile esito nefasto del rendez-vous sarà impresa ardua. I ricercatori hanno poi continuato a scandire il cronometro dell'appuntamento evidenziando come dal settimo al nono minuto gli uomini inizino a guardare alla partner con sempre maggiore interesse, mentre per le donne è il momento più adatto per cominciare a scoprirsi e rivelare dettagli sempre più personali: dal decimo al dodicesimo minuto, infine, se la seduzione ha attecchito, il tono di voce di lui si abbassa, mentre lei si mostra generalmente allegra. 

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