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Celine Dion ha la sindrome della persona rigida

Neurologia

Sanihelp.it – Lo scorso 8 dicembre Celine Dion ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un video (o meglio, due, uno in inglese e uno in francese) in cui, scusandosi per aver atteso tanto prima di dare proprie notizie, si rivolge direttamente ai fan per parlare di quello che le sta accadendo, dei problemi di salute che accusa da molto tempo e dei quali fatica a parlare.  «Recentemente mi hanno diagnosticato una malattia neurologica molto rara, chiamata in inglese Stiff-person syndrome, che riguarda circa una persona su un milione» rivela con la voce rotta.  


Come spiega il National Institute of Neurological Disorders and Stroke americano, la stiff-person syndrome, in italiano sindrome della persona rigida (o dell’uomo rigido),  è una rara malattia neurologica progressiva, i cui sintomi possono includere rigidità muscolari a tronco, braccia e gambe e una maggiore sensibilità al rumore, al tatto e al disagio emotivo, che possono scatenare spasmi muscolari. Le cause della malattia non sono ancora chiare, anche se sembra entrare in gioco una risposta autoimmune.

«Non si sa ancora tutto di questa malattia così rara ma si sa ora che è la causa degli spasmi muscolari di cui soffro. Purtroppo questi spasmi affliggono la mia vita quotidiana a più livelli» continua la cantante canadese, spiegando come oltre a crearle difficoltà a camminare, non le permettano di usare le corde vocali per cantare come vorrebbe. «Mi rattrista enormemente dirvi che non sono pronta a ricominciare il mio tour in Europa a febbraio». 

Non c’è una cura definitiva, ma con un trattamento appropriato i sintomi possono essere tenuti sotto controllo: spesso si fa ricorso al diazepam, ansiolitico e miorilassante o altri farmaci che alleviano gli spasmi muscolari. Secondo alcuni recenti studi, può risultare utile anche un trattamento per via endovenosa con immunoglobuline.

Celine spiega di poter contare su un’eccellente equipe medica che la tratta per farla stare meglio, oltre che sul coraggio che le infondono i figli per continuare; rivela, inoltre, di allenarsi ogni giorno con il terapeuta per recuperare la forza e la resistenza che possano permetterle di tornare nuovamente a esibirsi, «ma devo ammettere che è una lotta continua. Cantare è ciò che ho fatto per tutta la vita e per me non essere più in grado di farlo è inimmaginabile […] Per potervi ritrovare non ho altra scelta che concentrarmi sulla mia salute».  E ringraziando per tutti i messaggi incoraggianti che riceve, che le sono di grande aiuto, conclude: «Spero di rivedervi presto».

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