Sanihelp.it – «Ringrazio pubblicamente la persona che ha scritto via email al medico della squadra di nuoto e mi ha detto di farmi controllare il neo. Buona segnalazione, ottima segnalazione», così scrive Mackenzie Mack Horton sul proprio profilo Instagram, pubblicando una fotografia a torso nudo con il cerotto sul punto operato.
Medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro nei 400 stile libero il nuotatore si è rivolto così allo spettatore che, proprio mentre seguiva i giochi olimpici in TV, non solo ha notato un neo che pareva maligno sul suo corpo ma lo ha anche segnalato al suo staff sanitario.
Secondo quanto riportato dall’Independent e ripreso anche dal Corriere della Sera, confrontando le immagini del nuotatore nel corso della sua pur breve carriera (ha appena 20 anni) si nota come il neo diventi progressivamente più grande e più scuro: un’evoluzione che potrebbe indicarne un’origine non benigna. Non è stato reso pubblico l’esito dell’accertamento e quindi non è dato sapere se si è trattato di un falso allarme o di un consiglio salvavita; quel che è certo è che ma la segnalazione dello sconosciuto non è stata sottovalutata e il giovane si è fatto togliere il neo.
Sulla pagina Facebook del campione, anche il Melanoma Institute Australia ha lasciato un messaggio per ringraziarlo dell’aiuto nel «diffondere la consapevolezza di quanto sia importante l’esame della cute». Vale in Australia, dove è alto il tasso di melanomi, ma anche alle nostre latitudini: questa forma tumorale è in continua crescita in Italia ( si stimano circa 13.800 nuovi casi solo nel 2016) ed è il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni.