Sanihelp.it – Un nuova rivoluzionaria tipologia di Stent è stata utilizzata per la prima volta ad Avelino dall’equipe del professor Paolo Rubino presso la Clinica Montevergine. L’innovazione sta nella biodegradabilità: in pratica lo Stent riapre le arterie e scompare come i punti di sutura.
Per intervenire su pazienti colpiti da infarto o affetti da patologie cardiovascolari si utilizzano abitualmente stent di materiali come acciaio inossidabile, fatti a rete, di tantalio o di palladio.
Grazie al giapponese Hideo Tamai, dello Shiga Medical Center, in Giappone, che nel 2000 ha effettuato il primo intervento con il nuovo stent biodegradabile, anche in Italia oggi è possibile utilizzare il dispositivo in grado di mantenere aperte e soprattutto di diminuire la percentuale di nuove occlusioni.