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C’era una volta il gelato…

Sanihelp.it – Il gelato è un’invenzione antica, precede addirittura l’introduzione di frigoriferi e congelatori.  
Nell’antica Roma veniva preparato con depositi di neve invernale mischiati con succo di frutta o miele, ed era considerato l’alimento dei giorni di festa.  
 
Nel Medioevo le creme ghiacciate sparirono dalle mense come tutti i cibi raffinati, considerati peccaminosi. Ma il sorbetto continuava a circolare sottobanco, aromatizzato con le droghe provenienti dall’Oriente. 
E fu proprio durante l’età medievale che venne introdotto il sistema per congelare i succhi di frutta, ponendoli in recipienti circondati di ghiaccio tritato.  
In questa scoperta gli arabi svolsero un ruolo importante, non a caso la parola sorbetto sembra tragga origine dall’arabo scherbet (dolce neve).  
 
In molti però sostengono che l'inventore del gelato sia stato Bernardo Buontalenti, artista e chimico che operava nel ‘500 presso la corte fiorentina dei De Medici.  
L’uomo fu incaricato di organizzare i festeggiamenti per il ricevimento di una delegazione spagnola. Per stupire i commensali preparò una crema aromatizzata con bergamotto, limoni e arance, refrigerata con una miscela di sua invenzione. Gli spagnoli, entusiasti, divulgarono la notizia in tutta Europa.  
 
Ma il primo vero re del gelato fu Francesco Procopio de Coltelli, un siciliano noto per la sua offerta di più di cento sapori, fra i quali eccellevano gli agrumi dell'isola. Da allora il gelato si identifica con l'Italia.  
 
Il siciliano, un secolo dopo, migliorò la composizione del sorbetto con due innovazioni: lo zucchero al posto del miele, e il sale che, mescolato al ghiaccio, ne aumentava considerevolmente la durata. 
Nello stesso periodo nacque anche l'usanza di servire il sorbetto a metà pranzo, come digestivo.  
 
All’inizio del ‘700 il dolce freddo era pienamente affermato in tutte le corti e capitali d’Europa. 
Ma fu negli Stati Uniti che il gelato fece un’indicibile fortuna, ancora una volta per merito di un italiano, il genovese Giovanni Bosio, che nel 1770 aprì a New York la prima gelateria.  
 
Nell'esposizione mondiale di Parigi del 1900 si ebbe la prima grande affermazione dell'industria dei freddo.  
Quattro anni dopo, nella città di Saint Louis, un gelataio, avendo terminato i suoi contenitori, chiese a un pasticciere le sue cialde biscottate per riempirle di gelato. Fu così che fu inventato il cono da passeggio, vera rivoluzione nel consumo dei gelati artigianali.  
Sarà poi un immigrato italiano, Italo Marchiony, a depositare all’Ufficio brevetti di New York l’idea del cono in cialda e a vedersene riconosciuta la paternità intellettuale.


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