Sanihelp.it – «Siamo ancora ben al di sotto da una soglia di rispetto dei diritti dei cittadini, proclamati nelle leggi, ma ben poco considerati in pratica. Il diritto all’informazione, all’accesso alle cure, al rispetto del tempo, alla qualità delle prestazioni, solo per citarne alcuni, risultano spesso violati». Così esordisce il comunicato stampa del Tribunale per il diritto del malato (TDM) di cittadinanza attiva.
Sono stati presentati i dati statistici del TDM relativi alle segnalazioni degli utenti del sistema sanitario nazionale nel 2004. Stefano Inglese, responsabile nazionale del TDM – Cittadinanzattiva ha indicato quattro priorità da inseguire nel breve periodo.
C’è bisogno di semplificare i percorsi assistenziali troppo frammentati che creano disorientamento nel cittadino. Poi bisogna migliorare e sviluppare i servizi territoriali perché le alternative all’ospedale continuano a essere insufficienti.
La terza priorità ha a che fare con la necessità di tutelare le fasce più deboli della popolazione che sempre più spesso devono pagarsi di tasca propria esami diagnostici e visite specialistiche per aggirare le liste di attesa. E infine c’è l’obbligo di limitare il gap infrastrutturale tra nord e sud che costringe molti cittadini dell’Italia meridionale a spostarsi di regione per un ciclo terapeutico o una visita specialistica.