Sanihelp.it – Sono stati da poco presentati a San Antonio (Texas) i risultati dello studio ATAC che ha raccolto i dati relativi a oltre 9.300 donne in post menopausa affette da carcinoma mammario e sottoposte a terapia con anastrozolo e con tamoxifene una volta al giorno per 5 anni dopo l’iniziale intervento chirurgico.
Quello che si evidenzia in maniera chiara è che il trattamento ormonale con anastrozolo può aiutare un numero maggiore di donne. I nuovi risultati dello studio clinico dimostrano che la terapia con anastrozolo, messa in atto nei 5 anni successivi all’intervento chirurgico, riduce di un ulteriore 26% il rischio della ricomparsa del tumore raggiunta con tamoxifene (che è del 50%).
Significativo il commento del professore australiano John Forbes del Newcastle Mater Misericordiae Hospital: «molto semplicemente: in assenza di ricadute, le donne non muoiono per il tumore. Con tamoxifene, molte donne hanno convissuto con il rischio di una possibile ricaduta, anche prima del completamento del ciclo di terapia. Per la prima volta in 30 anni, oggi disponiamo di un farmaco migliore di tamoxifene per combattere il tumore al seno: anastrozolo».