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Un gruppo di studiosi del centro di biotecnologia genetica islandese DeCode Genetics presenta oggi su Nature Genetics la sua scoperta: nel genoma umano esiste una regione che sembra promuovere la fertilità, e probabilmente anche la longevità.
La zona, un’estensione del diciassettesimo cromosoma del DNA, può svilupparsi in persone di qualsiasi razza, ma risulta molto più comune nella razza europea, come se il suo effetto sia scatenato da qualcosa presente nell’ambiente Europeo.
Una proprietà fortemente inusuale di questa regione genetica è che mostra un lignaggio molto più antico di quello degli altri geni.
Gli esperti suggeriscono una possibile spiegazione: probabilmente la zona è il risultato di un incrocio tra i geni moderni e quelli dei nostri antenati.
La scoperta, venuta alla luce durante le ricerche del gene responsabile della schizofrenia, pur lasciando molte domande in sospeso merita attenzione: invertendo alcune delle 900.000 unità contenute nella striscia genica interessata sembra possibile influenzare la fertilità, influendo sul numero di figli che è possibile generare.
Questa inversione, fondamentale per l’evoluzione della specie umana, avviene naturalmente nel 20% della popolazione europea, mentre è rara in Africa e quasi assente in Asia.