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Obesità: la TV il nemico numero uno

Sanihelp.it – Non è solo l’alimentazione pasticciata a causare sovrappeso e obesità. È chiaro, troppe merendine e in generale troppi pasti ravvicinati non fanno bene. La causa di tutto questo non va ricercata tra i bambini che dal canto loro hanno hanno la capacità di autoregolarsi e, se abituati bene, non chiederanno di continuo spuntini e merendine. Molto spesso sono gli adulti che devono capire quanto e quando dare da mangiare ai fanciulli.


Il motivo principale che porta al sovrappeso è la sedentarietà. E il simbolo della sedentarietà, nell’epoca in cui viviamo è la TV, che con la sua fruizione passiva spinge al non far nulla. I videogiochi, per esempio, portano comunque a compiere uno sforzo mentale, la televisione invece no.

Quando il bambino guarda la TV è facile che si annoi. Ricorrere al cibo è uno dei metodi più comuni per spezzare la noia. Il problema è che in questo modo il bambino entra in un circolo vizioso, dove noia sedentarietà e sovralimentazione la fanno da protagoniste.

Cosa fare allora? Prima di tutto evitare la sedentarietà proponendo al bambino momenti di svago attivi e poi controllare con frequenza il peso e l’indice di massa corporea, in questo modo si può capire se sta mangiando troppo. Purtroppo questa non sembra una delle abitudini più diffuse tra i genitori italiani, viste le frequenti taglie extra-large che i bambini hanno sfoderato sui litorali della penisola.

Proprio per ricordare l’importanza di tali controlli, l’istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN) ha preparato il merendometro.

«Il controllo del peso non va trascurato» avverte Andrea Ghiselli dell’ INRAN, «non dimentichiamoci che un bambino in sovrappeso ha maggiore frequenza di diventare obeso senza possibilità di cura».

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