Sanihelp.it – Nell’infanzia il gioco è fondamentale quanto il cibo e il sonno. Concorrendo alla strutturazione della personalità del bambino, l'attività ludica è il germe del suo avvenire, da essa dipendono i suoi futuri comportamenti.
Il gioco è prima di tutto divertimento. Il bambino gioca spontaneamente perché prova una sensazione di benessere. Già Rousseau sottolineava l’importanza del gioco come fonte di gioia, come parentesi felice nella monotonia del vivere quotidiano.
Giocando si impara: non è un luogo comune, è la verità.
Infatti il gioco aiuta a sviluppare le facoltà alla base di ogni successivo apprendimento: attenzione, concentrazione, memoria, sviluppo di schemi percettivi, autocontrollo, capacità di confronto.
Attraverso il gioco il bambino impara l’uso degli oggetti e comprende come funziona il mondo.
è uno strumento di crescita e progresso, insegna al bimbo a misurarsi con se stesso e con il mondo, a padroneggiare le proprie forze per poi applicarle ai compiti quotidiani.
è uno stimolo della curiosità, del gusto dell’esplorazione e della scoperta del nuovo.
contribuisce all’acquisizione delle proprie responsabilità. Capire come concludere un compito, allenarsi nel perseguimento di un obiettivo, perseverare nonostante gli insuccessi: tutto questo conduce alla consapevolezza di sé.
favorisce la socializzazione e insegna i comportamenti sociali, come prestare attenzione ai desideri e alle idee altrui, oppure condividere le proprie cose con gli altri e saper utilizzare con rispetto quelle altrui.
Con il gioco si impara anche a collaborare, a rispettare le regole, a convivere.
amplifica la creatività mediante l’invenzione di storie e personaggi: non potendo fare quello che fanno gli adulti, i bambini lo simulano facendone un modellino su scala ridotta, creando una realtà parallela a quella adulta in cui vigono regole che solo loro conoscono.
Inoltre, rendersi conto che attraverso le proprie mani si possono costruire oggetti è gratificante per i bambini.
è uno spazio-tempo di libertà per il bambino, che lo vive come un momento di sfogo.
Ecco perché il gioco riveste un importante ruolo di gestione delle emozioni: ansia, paura, rabbia, gioia.
ha anche un risvolto affettivo: i bambini reagiscono con entusiasmo alla disponibilità dei genitori a giocare con loro, e il coinvolgimento adulto in un’attività per loro seria è motivo di gratificazione e orgoglio.
ha effetti benefici sulla salute, in quanto favorisce l’equilibrio psicologico e neuro–muscolare ed educa allo sforzo fisico e alla scoperta del proprio corpo.
Ricordiamoci infatti che il primo stimolo di gioco è dato dal movimento e dalla manipolazione del corpo.
Altro che sollazzo, divertimento, passatempo… Forse aveva ragione Montaigne quando diceva che «i giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli come lo loro azioni più serie