Sanihelp.it – Utilizzati da millenni nella medicina cinese sotto forma di sciroppi, tè o tisane o semplicemente tritati e aggiunti ai cibi a scopo terapeutico, i funghi hanno visto recentemente riconosciute le loro proprietà benefiche anche da studi scientifici che, mediante l’isolamento delle principali molecole bioattive che vi sono contenute e attraverso esperimenti in vivo e in vitro, hanno confermato gli effetti positivi sul nostro organismo.
I funghi infatti vantano non solo un eccezionale profilo nutritivo, ma anche svariate proprietà salutistiche: rinforzano il sistema immunitario, regolano la glicemia e il colesterolo, inibiscono lo sviluppo dei tumori e curano diversi disturbi cardiocircolatori e neurologici. L’ambito principale di applicazione della micoterapia è dunque quello della medicina preventiva: stare bene, e meglio, grazie ai funghi.
I principali funghi medicinali, quelli di cui si hanno maggiori prove di successo terapeutico, sono circa una ventina, e le loro applicazioni sono numerose. Ecco qualche esempio.
• Allergia: Agaricus bisporus, Flammulina velutipes, Ganoderma lucidum, Grifola frondosa, Hericium erinaceus.
• Infiammazione: Ganoderma lucidum, Hericium erinaceus, Lentinus edodes, Pleurotus ostreatus.
• Intossicazione: Agaricus bisporus, Coprinus comatus, Lentinus edodes, Polyporus umbellatus.
• Stimolo delle prestazioni atletiche: Cordyceps sinensis, Ganoderma lucidum, Hericium erinaceus, Tremella fuciformis.
• Stanchezza e depressione: Cordyceps sinensis, Coriolus versicolor, Ganoderma lucidum.
Quello che noi conosciamo come fungo in realtà è solo un parte del fungo, quella che si vede in superficie. Il fungo è composto da più parti (micelio, spore, ecc.), ognuna delle quali può essere impiegata in terapia. Ma, secondo le ultime evidenze scientifiche, è usando il fungo intero che si sfruttano al massimo tutte le molteplici proprietà terapeutiche di questi frutti della terra.
Ma come ci si cura con i funghi? Individuando lo specifico rischio di malattia del singolo individuo (che può essere legato a fattori ereditari, dietetici o di stile di vita), il medico può consigliare l’introduzione nella dieta di un opportuno fungo che garantisca un effetto tonico generale e di stimolo sul sistema immunitario. Il modo tradizionale e anche il più efficace per un’assunzione di questo tipo è il decotto, che consiste nel bollire la polvere o il fungo intero in acqua per un tempo che va dai 20 ai 120 minuti.
Viceversa, l’uso di grandi quantità di funghi sotto forma di polveri, compresse o estratti è riservata alle patologie conclamate e spesso gravi quali virosi, tumori o malattie metaboliche complesse.
La polvere di fungo intero si prescrive nella maggior parte delle situazioni cliniche croniche e come terapia d’appoggio a patologie organiche degenerative. Essa possiede un’azione immunomodulante e antitumorale.
I preparati a base di fungo intero sono generalmente disponibili in capsule da 500 mg l’una. La posologia standard è di 1-2 capsule tre volte al giorno in base alla risposta e alla tollerabilità della persona, ma la prescrizione dei funghi terapeutici in queste modalità deve essere riservata solo a un operatore sanitario esperto in micoterapia.
I funghi esercitano un’azione detossificante sull’organismo. Non sono infrequenti, pertanto, all’inizio della terapia sintomi ricollegabili proprio a questa azione di depurazione dalle tossine che il fungo opera: eruzioni cutanee, emicranie, cefalee, vertigini o sensazioni di stordimento, diarrea e nausea. Tutte queste situazioni si risolvono nel giro di sette giorni circa, ma potrebbero rendersi necessari degli adattamenti nei dosaggi.