Sanihelp.it – Alcune settimane dopo l’applicazione del piercing sono insorti sintomi di un’infezione locale seguite poi dalla produzione di latte; al momento della visita la donna non era in stato di gravidanza né stava allattando un altro bambino.
Il Dr. Geoffrey Modest , coautore dell’articolo e direttore medico del Upham’s Corner Health Center, a Dorchester, Massachusetts, sospetta che la sovra-stimolazione, da parte degli anelli, e dell’infezione abbia aumentato in maniera così “drammatica” i livelli di prolattina. La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi che stimola la produzione di latte.
Secondo Modest, il riscontro di livelli alti di prolattina, come quelli riscontrati in questa paziente, sono generalmente suggestivi di un tumore all’ipofisi. Nel caso di questa paziente, gli esami diagnostici tumorali erano negativi e la rimozione degli anelli ha provocato un ritorno alla normalità dei livelli di prolattina.
Livelli elevati di prolattina, possono essere indice di infertilità o di altri problemi legati al ciclo mestruale delle donne, e una causa può essere l’azione di alcuni farmaci
In letteratura medica non esiste una segnalazione relativa a casi analoghi e neppure sono riportati casi che una semplice stimolazione del capezzolo fosse in grado di alzare, in modo cosi’ elevato, i livelli di prolattina. Prendendo spunto da questo caso, sarebbe interessante studiare una popolazione, composta sia da uomini sia da donne con piercing ai capezzoli, per scoprire se l’aumento dei livelli di prolattina è una conseguenza diffusa.
I livelli di prolattina negli uomini possono elevarsi in seguito alla stimolazione della parete toracica, come accade durante gli interventi chirurgici, ma non sono mai stati segnalate (nella letteratura medica) reazioni particolari, tranne infiammazioni locali, dovute agli anelli ai capezzoli.
Commentando il caso il Dr. John Russell, direttore associato del programma per i corsi di pratica familiare della gestazione all’ Abington Memorial Hospital ad Abington, Pennsylvania, ha dichiarato “Le infezioni sono senza alcun dubbio il maggior motivo di preoccupazione per le persone che si sottopongono al piercing.” Questo studio potrebbe far riflettere le donne prima di decidere un piercing al capezzolo, per il coinvolgimento di alcuni ormoni coinvolti nella lattazione.
Il piercing corporeo è un’usanza vecchia di secoli. Si ritiene che il Principe Alberto, consorte della Regina Vittoria, avesse un piercing al pene.
Complicazioni gravi del piercing, a parte le infezioni a livello locale o le difficoltà di rimozione, sono modeste. Il fenomeno della lattazione, dopo il piercing al capezzolo, è sottostimato, anche se, generalmente, le donne riferiscono precocemente ai medici i disturbi alle mammelle.
Gli uomini invece “non vanno dal dottore” e la maggior parte dei piercing al capezzolo sono effettuati in una popolazione giovane, e quindi meno seguita dal punto di vista medico.”
Concludendo, consigliamo alle persone che, avendo un piercing al capezzolo, avvertono una secrezione di latte, di consultare un medico per un controllo dei livelli di prolattina.”
Da: The New England Journal of Medicine 2002