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Ti presento i cosmetici

Cosmetici e allergie

Sanihelp.it – Per la legge italiana i cosmetici sono sostanze e preparazioni, diverse dai medicinali, destinate a essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca, allo scopo esclusivo o prevalente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato.


«Si tratta di prodotti che migliorano l’aspetto e aiutano a preservare l’igiene personale, ma non influiscono sulla struttura e sulla funzione della pelle. In altre parole, non hanno finalità terapeutica e non possono vantare attività terapeutiche, perché non contengono ingredienti farmacologicamente attivi – spiega il professor Domenico Schiavino, del Servizio di Allergologia e Immunologia Clinica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Per esempio: una crema può essere definita idratante perché aiuta a ripristinare il giusto livello di idratazione della pelle, che magari ha subito degli squilibri, ma non ne modifica la struttura».

«Un cosmetico non può svolgere azioni sbiancanti, ammorbidenti ecc. perché questo significa alterare la struttura o l’aspetto della pelle, un compito che, caso mai, spetta ai farmaci, che infatti sono definiti come sostanze o associazioni di sostanze con proprietà curative o profilattiche delle malattie; possono essere utilizzati o somministrati allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, esercitando un’azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica», aggiunge Gianfranco de Paoli Ambrosi, farmacista e Specialista in Scienze e Tecnologie Cosmetiche.

Le principali attività di un cosmetico sono:
• Igiene (detersione corpo, mani, viso, capelli, intima, rasatura, deodorazione, antiaspiranti, lavaggio denti e cavo orale)
• Protezione e restituzione delle caratteristiche fisiologiche della pelle (idratanti, emollienti, tonici, maschere, antisolari, anti-age, anticellulite, antismagliature, creme barriera)
• Colorazione (trucco per labbra, viso, occhi, unghie, colorazione capelli, tinture permanenti e semipermanenti, shampoo coloranti)
• Acconciatura capelli (lacche, lozioni, permanenti)
• Profumazione (profumi alcolici, profumi nei cosmetici)
• Attività speciali e multifunzionali (depilatori, cuticle remover, autoabbronzanti)
• Normalizzazione, ossia aiuto alla fisiologia cutanea per il mantenimento o il raggiungimento dell’equilibrio fisiologico, senza finalità curative (prodotti per la xerosi o la seborrea, antiforfora, rafforzanti della barriera cutanea, antiarrossanti, creme da massaggio gambe ecc.).

Dal punto di vista chimico, il cosmetico è un sistema complesso, composto da una serie di ingredienti caratterizzati ognuno da proprie caratteristiche e destinati a essere utilizzati con specifiche funzioni che possono interagire con la biologia cutanea in modo altrettanto complesso. È in questa complessità di azioni e interazioni che va ricercata l’origine delle allergie cutanee da cosmetici.
Un cosmetico può provocare allergie o altri effetti indesiderati per diversi motivi: capacità irritante, concentrazione dell’agente irritante, durata dell’applicazione su cute o mucose, modo e livello di applicazione, resistenza intrinseca della cute all’aggressione dell’irritante.

Quali sono i cosmetici che causano più problemi? Naturalmente sono quelli che si usano più spesso: al primo posto il make-up del viso (18,7%), seguito dai deodoranti (17,1%), dal make-up per gli occhi (13,5%), e poi nell’ordine idratanti, detergenti per il viso, saponi e prodotti per la depilazione. Una classifica confermata dalle 6 categorie più frequentemente segnalate dai dermatologi in relazione al numero di pezzi venduti: in cima troviamo i detergenti per il viso, poi tinture per capelli, depilatori, make-up per gli occhi, profumi e deodoranti/antitraspiranti.

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