Sanihelp.it – In molti sono convinti che per dimagrire basta (si fa per dire) diminuire l'apporto calorico e aumentare il dispendio energetico: uno studio condotto presso il Brigham and Women's Hospital in collaborazione con l'università della Murcia e con la Tufts University ha sottolineato come, nel calo ponderale, giochi un ruolo fondamentale l'orario dei pasti.
Gli autori dello studio hanno monitorato 420 pazienti in sovrappeso che si sono sottoposti ad un programma di dimagrimento della durata di 20 settimane.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi a seconda che facessero d'abitudine il pasto principale, ovvero il pranzo prima delle 15 o addirittura dopo le 15.
è emerso che le persone abituate a mangiare dopo le 15 sono state quelle che sono riuscite a perdere meno peso e comunque il loro peso è sceso più lentamente rispetto alle persone abituate a pranzare prima.
Le persone abituate a mangiare dopo le tre non trovano alcun giovamento nel frazionare i pasti in 5 momenti poiché mangiando alle tre anche gli orari degli spuntini risultano completamente sballati.
Un programma dietetico che si rispetti, quindi, fra le tante variabili dovrebbe tener conto anche degli orari dei pasti