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Telemedicina, per assistere a distanza i prematuri dimessi

Sanihelp.it – Prende il via Semplicemente… nascere, un progetto realizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, Santo Bambino di Catania per migliorare l’assistenza dei bambini prematuri. 


I bambini verranno seguiti e controllati a casa loro con una serie di apparati di telemedicina, tra cui un pulsossimetro, per la rilevazione della saturazione di ossigeno nel sangue e del ritmo del polso, una bilancia, e un glucosimetro. Il monitoraggio della concentrazione di ossigeno nel sangue (saturimetria) è importante in quanto i principali problemi di questi bambini sono proprio quelli respiratori. Ogni giorno i principali dati clinici verranno inviati alla centrale di telemedicina gestita dalla Cooperativa Sociale Luigi Sturzo, attraverso la quale sarà possibile un immediato e costante aggiornamento tra i famigliari del paziente, il medico curante e il reparto di neonatologia dell’ospedale. 

La tecnologia usata permette di far scattare alcuni allarmi sia presso la Centrale, che può intervenire informando il neonatologo, sia presso il domicilio, per un intervento immediato anche da parte dei genitori. L’Azienda Ospedaliera ha messo a punto un team multidisciplinare che comprende neonatologo, infermiere, psicologo, assistente domiciliare, autista, assistente sociale.

Il progetto mira a ridurre i tempi di ospedalizzazione dei piccoli pazienti e a supportare e accompagnare i genitori nella gestione di un figlio nato prematuro. 

Inizialmente saranno coinvolti 20 bambini provenienti da Catania e dalle province vicine. Nel progetto è previsto anche un gruppo di controllo formato da 20 bambini con gestazione normale per stabilire se grazie alla telemedicina e al nuovo approccio clinico-assistenziale nel giro di alcuni mesi i bambini prematuri recuperano lo svantaggio iniziale.

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