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Aborto e disturbi psichiatrici

Sanihelp.it – Le donne che scelgono di abortire nel primo trimestre di gravidanza non vedono aumentare il loro rischio di soffrire di disturbi psichiatrici entro 12 mesi dall’intervento abortivo, se nella loro vita non hanno mai avuto di questi problemi: è quanto sostiene uno studio condotto presso l’università della Danimarca e pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine.


I ricercatori hanno valutato l’incidenza di eventi psichiatrici gravi, mentre non sono andati a studiare l’aumentata probabilità di soffrire di depressione, malinconia o sensi di colpa.
Studi condotti in precedenza avevano suggerito l’esistenza di un legame fra aborto e comparsa di disturbi psichiatrici: questi studi però, spesso mostravano errori di tipo metodologico e comunque effettuare studi di questo tipo non è mai facile: se una donna sceglie l’aborto volontario spesso è perché non può sostenere una gravidanza e già questo è un fatto che può generare una grave situazione di stress che può incidere negativamente sulla salute psichica del soggetto.

Se però la donna è già affetta da disturbi psichiatrici l’aborto li può aggravare; le donne che hanno abortito possono poi vivere molto male una successiva gravidanza e in particolare possono manifestare disturbi psichiatrici subito prima l’eventuale successivo parto o subito dopo.

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