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Campanin, din, din, din

Sanihelp.it – il nasino del nostro bambino non è solo il nasino più bello del mondo, è anche (ma direi soprattutto) la porta attraverso la quale tutto ciò che c'è nell'aria finisce dritto dritto nei suoi piccoli polmoni. Non solo: nei primi mesi è anche l'unica via disponibile per respirare mentre si gode il suo momento preferito, che è quello dell'allattamento e del contatto più gratificante con la sua mamma.
Per consentire al tuo bambino di respirare nel migliore dei modi e di prevenirre tutte le infezioni che partendo dal suo nasino possono raggiungere le orecchie, la gola e i bronchi non puoi affidarti agli strumenti a cui siamo abituati noi adulti che sappiamo soffiarci il naso, ma puoi affidarti ad un metodo altrettanto semplice e di rapido utilizzo: il lavaggio nasale. Non occorre molto: basta una una soluzione isotonica di acqua di mare ricca di sali minerali e oligominerali, in grado di pulire il suo nasino, di donare al nostro bambino immediato sollievo rispetto alla secchezza e all'arrossamento provocati dal ristagno del muco e di proteggerlo rispetto a microbi e impurità presenti nell'aria. Il tutto in modo assolutamente naturale.
Quante volte al giorno? Se non ci sono problemi di solito si fa coincidere la pulizia del nasino con il cambio del pannolino, però nulla vieta che in circostanze particolari, per esempio in caso di raffreddore o altri disturbi del naso, delle orecchie e della gola, si possa ricorrere alla pulizia del nasino più frequentemente.
Mi raccomando: come in tante altre pratiche quotidiane che potrebbero non essere particolarmente gradite fa in modo che assomiglino più a un gioco che ad una medicazione e ricordiamoci che “basta un poco di zucchero e la pillola va giù”.


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