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Vivisezione: primo si alla Camera

Vivisezione

Sanihelp.it – Poco tempo fa si è parlato e discusso del famoso allevamento lager di Green Hill a Montichiari dove vengono allevati cani di razza Beagle destinati ai laboratori europei e statunitensi per sperimentazioni e vivisezione. Finalmente arrivano buone notizie per i nostri amici: la commissione Politiche Comunitarie della Camera dei Deputati ha dato il primo via libera alla legge che pone il divieto di allevare cani, gatti e altri animali destinati alla vivisezione su tutto il territorio italiano, e per la prossima settimana è previsto l’approdo in aula per il voto finale.


Il provvedimento nasce per recepire la direttiva 2010/63/UE dove si chiedeva agli Stati membri la possibilità di adottare misure più restrittive nella sperimentazione scientifica che prevede l’utilizzo di cavie animali.

Con questa nuova legge si arriverebbe alla chiusura definitiva dell’allevamento lager di Montichiari dove attualmente si trovano oltre 2000 cani di razza Beagle destinati alle sperimentazioni in Europa e negli Stati Uniti.

«La chiusura di Green Hill adesso è davvero vicina», commenta soddisfatta l’Onorevole Maria Vittoria Brambilla, «Purtroppo la legge comunitaria non portava all’ordine del giorno l’abolizione della vivisezione, che è il grande obiettivo che deve essere raggiunto ad ogni costo, nell’interesse degli animali ma anche della nostra salute. Abbiamo quindi potuto intervenire esclusivamente emendando in termini migliorativi i diversi punti previsti da quella che considero una direttiva sciagurata e che ancora non posso credere che abbia ottenuto il voto di così tanti europarlamentari».

«Alcune di quegli articoli – prosegue la Brambilla – come ad esempio l’utilizzo di cani randagi per la vivisezione, non avevano bisogno di intervento perché già superati dalla nostra legge 281, che tutela gli animali randagi e vaganti. Ma abbiamo invece reintrodotto l’anestesia obbligatoria che era stata tolta, come abbiamo vietato la sperimentazione con gli animali per scopi didattici di ogni genere».

Anche la LAV (Lega Anti Vivisezione) si ritiene soddisfatta di questo primo passo nei confronti dei nostri amici animali.
«La chiusura di Green Hill, il divieto di alcune forme di sperimentazione sugli animali, l’incentivazione dei metodi alternativi, possono essere una realtà grazie al testo proposto dalla Commissione Affari Sociali di Montecitorio – dice la LAV – si tratterebbe di concreti passi in avanti, con nostro obiettivo l’abolizione della vivisezione, per controbilanciare i nefasti effetti della direttiva approvata a Bruxelles un anno e mezzo fa e che l’Italia deve recepire, volente o nolente, entro il novembre prossimo».

La sperimentazione animale è una pratica sempre più osteggiata sia dalla parte scientifica che dall’opinione pubblica. Mai come negli ultimi mesi le proteste contro l’utilizzo di animali nella ricerca si sono diffuse notevolmente anche nei media e nella popolazione. La LAV, copromotrice con Enpa, Oipa, Limav, Lega nazionale per la difesa del Cane e I-Care, organizzerà un convegno proprio sull’emendamento votato nella giornata di mercoledì 1° febbraio 2012, dalle ore 9.30 fino alle 13.00 circa, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Partecipare all’iniziativa significa dare una speranza concreta agli oltre 900mila animali utilizzati dalla sperimentazione.


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