Sanihelp.it – Le persone che hanno un sonno disturbato e molto frammentato hanno maggiori probabilità di ammalarsi di Alzheimer: lo sostiene uno studio condotto presso la University School of Medicine di St Louise che sarà presentato al prossimo Meeting annuale dell’ American Academy of Neurology's che si terrà in primavera a New Orleans.
Secondo questo studio il sonno notturno disturbato e frammentario si associa con una maggiore probabilità di sviluppo delle placche amiloidi, un marker della malattia di Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato i dati inerenti al sonno di circa 100 pazienti, di età compresa fra i 45 e gli 80 anni, senza alcun segno di demenza; il 50% di questi pazienti aveva una familiarità per l’Alzheimer, l’altro 50% nessuna storia di questa malattia in famiglia.
Si è visto che le persone che possono vantare un sonno continuo e affatto disturbato di almeno 8 ore per notte sono 5 volte meno a rischio dei pazienti con sonno discontinuo di sviluppare placche amiloidi.
Questo studio non prova che vi sia una relazione di causa-effetto fra il sonno disturbato e la formazione di placche amiloidi, ma è senz’altro un legame che va ulteriormente indagato