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La vitamina D non abbassa il rischio vaginosi

Sanihelp.it – Uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology ha concluso che somministrare supplementi di vitamina D nelle donne con vaginosi ricorrente non ne abbassa il rischio recidive.


Le vaginosi non trasmesse sessualmente sono infezioni particolarmente frequenti nelle donne giovani con un forte squilibrio nella flora batterica dell’apparato riproduttivo: il disturbo si cura con gli antibiotici, ma tende a recidivare tanto che si stima che le vaginosi nei soli Stati Uniti siano un problema per 21 milioni di donne ogni anno.

Gli autori dello studio sono partiti dal presupposto che le donne con bassi livelli di vitamina D sono più vulnerabili delle altre a sviluppare vaginosi, per questo hanno valutato l’effetto di un’integrazione di vitamina D sullo sviluppo delle vaginosi e la comparsa delle recidive.

Hanno selezionato 118 donne con vaginosi e in maniera casuale le hanno invitate ad assumere regolarmente placebo o vitamina D.

L’assunzione di vitamina D ha ottimizzato i livelli circolanti della vitamina, ma non ha abbassato il rischio di sviluppare recidive nell’arco di 24 settimane. 

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