Sanihelp.it – Un Dna inchiostro per scrivere nei cromosomi, lasciando delle tracce che permettano di identificare in tempo utile anche le più piccole mutazioni genetiche. È il traguardo raggiunto da un team di ricercatori associati alla Northwestern University di Chigaco, negli Usa.
«Dal Dna di un insetto», spiega il professor Chad A. Mirkin, coordinatore della ricerca, «siamo riusciti ad estrarre una particella che, adeguatamente indirizzata, lascia tracce identificabili. Tali segni, se interpretati in base a un codice condiviso, sono una fonte quasi infinita di caratteri da inserire nel Dna di molte cellule simili per renderle identificabili nelle successive mutazioni».
Questo permetterà tempi di studio più rapidi: oggi per valutare ogni tipo di metamorfosi strutturale dobbiamo aspettare che centinaia di generazioni di tester sviluppino una mutazione genetica significativa. Senza contare che al momento i misuratori del cambiamento sono di difficile identificazione strumentale.