Sanihelp.it – Al prossimo congresso ANIRCEF di Taormina verrà presentato il primo caso europeo di emicrania cronica quotidiana trattata con stimolazione vagale (VNS). Dopo 2 soli precedenti (uno in Canada e uno in USA) il neurochirurgo Angelo Franzini dell’Istituto Carlo Besta di Milano ha ottenuto una risposta efficace in una 40enne seguita per emicrania cronica quotidiana e depressione farmacoresistente.
Al Besta la VNS ha migliorato sia la depressione sia il mal di testa che, a distanza ormai di 6 mesi dall’impianto, non si è più ripresentato con la precedente frequenza che da anni condannava la paziente ad attacchi non controllabili dai farmaci ogni giorno.
L’emicrania è una malattia cronica in cui la depressione si associa a disabilità e dolore. Recenti antidepressivi come venlafaxina o duloxetina puntano proprio a ridurre il dolore per migliorare la depressione, interrompendo il circolo vizioso che fa autoalimentare le due comorbilità fra loro: è possibile che, all’opposto, riducendo la depressione, la VNS induca una conseguente riduzione dell’emicrania.
Al Besta stanno già selezionato pazienti depressi affetti anche da emicrania che, alla luce dei recenti risultati, potrebbero ottenere il doppio vantaggio di veder migliorare contemporaneamente il disturbo dell’umore e il mal di testa dopo trattamento con VNS. Attenzione però, questa terapia non è per tutti: i pazienti vanno selezionati con estrema cura e seguiti per almeno un anno prima di pensare a un trattamento di questo tipo.