Sanihelp.it – Non sempre gli italiani dichiarano di riuscire a dormire come si dovrebbe, consapevoli però di come la cattiva qualità del sonno influenzi negativamente umore, salute e il benessere psicofisico. È quanto emerge dall’indagine ISPO su italiani e sonno realizzata per TENA su un campione di oltre 600 italiani.
L’80% della popolazione ritiene che il tempo speso a dormire non sia una perdita di tempo e che dormire un numero sufficiente di ore per notte è indispensabile per condurre una vita sana. 9 italiani su 10 ritengono che dormire bene la notte può considerarsi un grande privilegio e che chi ci riesce è fortunato.
Quasi la totalità della popolazione (98%) riconosce che il sonno sia necessario per recuperare le forze e le energie, anche se il momento di andare a dormire viene vissuto con ansia da 1 italiano su 5.
Questo disagio cresce con l’età, come dichiara il 26% della popolazione anziana. Abitudini lavorative e consuetudini influiscono sulla qualità del sonno per il 65% degli intervistati. Il non dormire a sufficienza, o il dormire male, incide sull’umore per il 73% degli italiani.
A fronte delle circa 8 ore di sonno dichiarate, un italiano su 2 non riesce a dormire continuativamente. La difficoltà a dormire è sintomo di un disagio psichico (preoccupazioni, stress e ansia) o fisico (perdite urinarie, problemi cardiovascolari), per questo motivo molti ritardano il momento di andare a letto.
Chi si alza dal letto lo fa principalmente per andare in bagno (68%), bere (22%) o a causa di perdite urinarie (9%). Questo problema condiziona i sonni anche più dell’aver sentito rumori sospetti (6%) o dell’ansia di aver chiuso la porta di casa (2%).