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Anziani: malnutrito fino al 60% dei ricoverati in ospedale

Sanihelp.it – La malnutrizione per difetto è una condizione patologica caratterizzata dallo squilibrio di rifornimento tra nutrienti ed energia, tale da essere troppo scarso per soddisfare i fabbisogni del corpo. In occasione del Nutrition Day, alcuni esperti nutrizionisti discutono questo problema, che oggi viene spesso trascurato.


Gli anziani rappresentano una popolazione particolarmente a rischio per una serie di cofattori: la presenza di malattie croniche, l’assunzione di terapie farmacologiche complesse, i disagi di ordine psicologico, economico o sociale. Anche la riduzione dell’appetito e le difficoltà di masticazione e deglutizione possono aggravare la malnutrizione.

A oggi, tra gli anziani ricoverati presso strutture di degenza, la malnutrizione oscilla tra il 30 e il 60%. In genere, è più grave nelle donne e nelle persone di età più avanzata.

La malnutrizione può determinare un aggravamento delle patologie croniche e causarne diverse complicanze. Inoltre, aumenta la suscettibilità alle fratture e ritarda la guarigione delle ferite. Anche le infezioni diventano più difficili da curare per ridotta funzionalità del sistema immunitario.

Si parla di malnutrizione per difetto quando il BMI (Body Mass Index) è inferiore a 18.5. Nel caso in cui non sia sufficiente la prescrizione della dieta, si può ricorrere alla dietoterapia con integratori nutrizionali specifici per patologia da assumere per bocca.

Tali supplementi migliorano lo stato nutrizionale, la risposta immunitaria, la guarigione delle lesioni da decubito, diminuendo il rischio di morbidità e mortalità. Qualora i supplementi nutrizionali non siano sufficienti e nei casi in cui il malato non è in grado di alimentarsi per bocca, la nutrizione enterale rappresenta una possibile soluzione terapeutica.

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