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È il momento di togliere il pannolino?

Speciale Pannolino

Sanihelp.it – Ogni bambino è diverso dall’altro e non esistono regole valide per tutti. Pannolino, ciuccio, passeggino, biberon: fare a meno di questi oggetti può essere un vero trauma per i piccolini. È importante procedere con gradualità e cercare di essere elastici, rispettando i tempi e il carattere del proprio piccolino. D’altro canto, è giusto darsi dei limiti di tempo. L’abbandono del pannolino, per esempio, è richiesto da quasi tutte le strutture dell’infanzia prima dell’inserimento.  


Per prima cosa è importante che i cambiamenti vengano affrontati in un momento in cui il bimbo è sereno. Per esempio, non devono mai coincidere con fasi già di per sé critiche, come l’arrivo di un fratellino, un trasloco, l’inserimento alla scuola materna o la separazione dei genitori. In questi casi è meglio rimandare.
 
Un altro consiglio è quello di affrontare questi passaggi uno alla volta, per evitare di stressare troppo il bambino. Per esempio si toglie il ciuccio una volta acquisito il controllo sfinterico o viceversa, e mai in parallelo.

Dal punto di vista fisico, il controllo degli sfinteri (cioè la capacità di controllare l’eliminazione di feci e urine) è possibile già a 15-18 mesi, quando i bambini raggiungono la maturazione neuromuscolare degli organi deputati a queste funzioni.

La presa di coscienza psicologica delle proprie capacità di controllo avviene in più tappe. Innanzitutto, il bimbo deve prendere consapevolezza delle urine e delle feci, accorgendosi di aver bagnato o sporcato il pannolino. Poi deve imparare a riconoscere lo stimolo, essere in grado di comunicarlo e infine riuscire a trattenerlo fino a raggiungere il bagno. Abilità acquisite intorno ai due anni / due anni e mezzo.

Ecco alcuni segnali che indicano che il bambino è pronto:

– il pannolino resta asciutto per alcune ore nella giornata o dopo il sonnellino

– il bambino evacua più o meno sempre alla stessa ora e con regolarità


– sa nominare la pipì o la cacca

– quando sporca il pannolino, non è a suo agio e avverte la mamma che vuole essere cambiato

– è lui a chiedere di usare il vasino o di indossare le mutandine. 

In generale, comunque, è consigliabile aspettare l’estate che precede l’inizio della scuola materna per cominciare a spogliarlo e proporgli il vasino: la stagione consente abbigliamento ridotto e cambi frequenti. Inoltre si ha tutto il tempo per allenarsi senza che il distacco dal pannolino si sovrapponga a quello dalla mamma, che il piccolo subirà da lì a poco.

Di solito le femmine sono più precoci, ma dipende anche dal carattere e dall’ereditarietà: se i genitori hanno abbandonato tardi il pannolone, probabilmente anche i figli faranno lo stesso. Anche sulle modalità nessuno è uguale agli altri: la maggioranza dei bambini riesce a controllare prima la cacca della pipì, altri invece imparano a fare i loro bisogni tutti insieme.

L’indipendenza dal pannolino notturno è in genere più lenta, tra i tre e i cinque anni. Anche in questo caso è bene non accelerare troppo i tempi, ma rispettare i bisogni del bambino. 

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