Sanihelp.it – Il rene policistico dell’adulto, noto con la sigla ADPKD, è una delle malattie genetiche più comuni (si stima che colpisca 3-4 persone su 10.000, cioè circa 205.000 persone solamente in Europa), tanto da risultare la principale causa genetica di insufficienza renale dell’adulto.
La caratteristica principale di questa patologia è la presenza, in entrambi i reni, di cisti che aumentano sia in quantità che in dimensioni durante il corso della vita: proprio la caratteristica progressività della malattia arriva a causare nella metà dei pazienti la perdita totale della funzionalità renale, motivo per cui spesso le persone affette da questa condizione sono costrette a ricorrere alla dialisi o addirittura al trapianto dei reni.
Finalmente però, lo scorso 27 giugno è stato approvato dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) Tolvaptan, ovvero un nuovo farmaco finalizzato al trattamento del rene policistico in grado di rallentare lo sviluppo e l'espansione delle cisti renali e quindi di rallentare il decorso della malattia.
«La natura progressiva ed ereditaria dell'ADPKD comporta un notevole impatto sia fisico che psicologico per coloro che vivono con questa patologia, come anche per le loro famiglie e i loro cari – commenta Tess Harris, Presidente di PKD International – L'approvazione da parte della Commissione Europea non può che essere accolta positivamente da tutti coloro che sono colpiti direttamente o indirettamente da questa malattia, in quanto rappresenta un passo avanti sia per le migliaia di pazienti sia per chi di loro si prende cura».