Sanihelp.it – Secondo uno studio condotto presso l’Università di Rutgers negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Journal of Neuroscience le persone che possono contare su una buona fase di sonno REM (ovvero di sonno paradosso, l’ultima delle 5 fasi del sonno, quella durante la quale si sogna e durante la quale il nostro cervello è particolarmente attivo, come se si stesse svolgendo un’attività intellettuale) sperimentano meno intensamente la sensazione della paura, in risposta a un evento negativo.
Gli autori dello studio sono arrivati a queste conclusioni dopo aver reclutato 17 studenti universitari sani e ne hanno monitorato il sonno a casa dai 5 ai 13 giorni, per stabilire la profondità della loro fase REM.
A questo punto gli studenti si sono sottoposti a dei test di condizionamento in modo che i ricercatori potessero misurare le reazioni cerebrali associate alla paura.
In questo modo è stato possibile evidenziare come più intensa è l’attività cerebrale registrata nella fase REM maggiore è la capacità di reagire alle situazioni difficili senza farsi cogliere dal panico.
Gli autori dello studio, sperano in futuro, di usare le misure legate al sonno paradosso per prevedere la vulnerabilità agli individui a sviluppare, per esempio, sindrome post traumatica da stress.
