Sanihelp.it – Curare lo stress (e i disagi che ne derivano) in cliniche specializzate? Presto, in Danimarca, potrebbe diventare realtà.
Lo stanziamento di 1,6 miliardi di corone previsto dal governo danese per il miglioramento dei servizi dedicati alla salute mentale infatti, ha portato il vicesindaco di Copenhagen, Ninna Thomsen, ad avanzare la proposta di istituire delle cliniche dedicate alla cura dello stress, stimato come uno tra le maggiori cause di malessere della popolazione danese.
Il nuovo sistema permetterebbe ai medici di indirizzare i pazienti con sintomi di stress e ansia verso un’opportuna psicoterapia, evitando che il trattamento di questi disagi sia affrontato in maniera superficiale o addirittura errata.
«Abbiamo a che fare con un sacco di pazienti che soffrono di stress – spiega Birgitte Alling Moller, responsabile del Sevizio sanitario danese – afflitti da insonnia, difficoltà di concentrazione e da altri sintomi. Spesso questo significa un congedo per malattia. Ad oggi non esiste un punto di riferimento a cui rivolgersi in questi casi, quindi è molto positivo che Copenhagen abbia in progetto l’istituzione di cliniche per la cura dello stress».
Con il 23% di cittadini che dichiara di avere livelli di stress molto elevati, Copenhagen ha quindi deciso di muoversi verso una nuova direzione, soprattutto contando che spesso lo stress aumenta il rischio di depressione e di malattie cardiovascolari, incide sul bilancio del servizio sanitario nazionale e contribuisce all’aumento delle assenze per malattia.
«Abbiamo avuto una disattenzione quasi imbarazzante sulle politiche adottate per la tutela della salute, politiche in cui abbiamo pensato di avere a che fare solo con malattie fisiche. Ora sappiamo che sono numerosi i cittadini che soffrono di stress, e che una percentuale significativa di costoro sono anche alle prese con problemi di salute mentale più seri. Speriamo che la nuova iniziativa permetterà di curare i pazienti prima che si aggravino, in modo da evitare farmaci, ricovero, malattia a lungo termine e l’abbassamento della qualità di vita».