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Allergie: a Natale occhio a maiale, arachidi e vino novello

Sanihelp.it – Tutti gli alimenti e le bevande possono essere potenzialmente allergizzanti: il vino è tra quelli che meno frequentemente dà manifestazioni allergiche. Diverso però il discorso del novello, che può contenere una proteina molto allergizzante, la LTP, contenuta nella buccia dell'uva. Questa è una sensibilizzazione molto frequente, LTP si trova nella buccia della frutta le rosacee, in diverse verdure e cereali come grano, orzo e riso, mais.


Se n'è parlato durante il congresso Highlights a Genova, appuntamento annuale patrocinato dall’Italian Network in Allergy, Immunology & Asthma, dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), dalla Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER), dall’Ordine dei medici di Genova e dall’Università degli Studi di Genova.  

L’allergia alle nocciole è la più frequente e costituisce circa il 50- 60% delle allergie alimentari in età adulta, cioè 0.5% delle popolazione generale. Gli alimenti più insidiosi infatti sono quelli che rientrano nel gruppo della frutta secca, come arachidi, nocciole, noci pecan e la noce brasiliana, che viene consumata raramente ed esclusivamente durante le festività: è un allergene nuovo nel nostro Paese e, in quanto tale, sottovalutato e pericoloso.

Il problema principale sono però gli arachidi, che non danno solo allergie da ingestione, ma anche da inalazione: nel momento in cui si aprono si diffonde l'allergene nell'aria, anche senza contatto diretto. Ma la frutta secca, in particolare le nocciole, le mandorle, si trovano anche nel torrone e nel croccante, confermandosi come la vera minaccia dei pasti natalizi. Un'allergia che colpisce circa la metà di coloro che hanno un'allergia alimentare.

Sono insidiosi anche piatti come carne di maiale e insaccati, stracotti e stufati: la minaccia di questo tipo di carne è nuova ed è rappresentata dall'Alpha Gal, un nuovo tipo di allergene la cui sensibilizzazione avviene tramite la puntura di una zecca: è un tipo di allergia ritardata e si manifesta nell'arco di 3-4 ore dall'ingestione.  

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