Sanihelp.it – «Il cervello è come un’enorme centrale elettrica con milioni di ripetitori. Se almeno uno di essi si altera l’intero sistema va in tilt e si può avere una crisi epilettica. Lo sapevate che molte forme di epilessia sono curabili? E si può lavorare, diventare genitori? No, io non lo sapevo. Eppure in Italia 500 mila persona soffrono di epilessia». Ecco un estratto dello spot che verrà diffuso nei prossimi giorni in occasione della Giornata mondiale dell’Epilessia, fissata l’8 febbraio, spot che vede protagonista Francesca Reggiani.
L’attrice comica, attualmente protagonista a teatro con Tutto quello che le donne (non) dicono, ha scelto di prestare il suo volto per parlare di una delle malattie neurologiche più diffuse al mondo, che in Italia registra oltre 30.000 nuovi caso l’anno, ma della quale si parla ancora poco e male. Il suo intento è mandare un messaggio ironico, positivo ma forte che, allo stesso tempo, scuote gli animi e cerca di sensibilizzare le persone su questo problema: «Se ne parla poco e male, ma almeno io… me so’ spiegata??» dichiara l’attrice sempre nello spot.
L’epilessia è una malattia sociale che il Parlamento Europeo e l’Assemblea Mondiale della Sanità (WHA) hanno indicato come una priorità in campo di ricerca ed assistenziale. Inoltre, le persone con epilessia, a parte le problematiche di ordine diagnostico e terapeutico (il 30% dei casi sono resistenti ai farmaci oggi disponibili) sono spesso vittime di pregiudizi e discriminazioni a livello sociale ed a limitazioni in vari ambiti, come scuola, lavoro, guida, sport, eccetera.
In occasione dell’appuntamento della Giornata Mondiale, la LICE (Lega Italiana contro l’Epilessia) si sta attivando per illuminare di viola i monumenti rappresentativi di ogni città nella maggior parte della penisola, inoltre aprirà tutti i centri per l'epilessia riconosciuti, con open day per migliorare l’informazione corretta sulla malattia (per info: lice.it).