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Adolescenti: no alle diete drastiche

Sanihelp.it – In America, come in Europa, il tasso di obesità tra i giovani e tra gli adulti è in continuo aumento, e gli esperti avvertono che gli adolescenti non sono informati a sufficienza sui metodi di controllo del peso.


Sottoposti a una pressione sociale che li vuole magri, molti potrebbero ricorrere a mezzi drastici per eliminare i chili di troppo

La dottoressa Dianne Neumark-Sztainer e i suoi collaboratori dell’Università del Minnesota a Minneapolis, a fronte della loro ricerca, dimostrano come sia ormai indispensabile il ricorso a strategie di prevenzione mirate ai diversi aspetti del controllo del peso nei giovani.

Nel numero di Febbraio di Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, i medici suggeriscono che, tra gli interventi a favore dei ragazzi obesi, risulta prioritaria l’opera di sdrammatizzazione dell’aspetto fisico e lo scoraggiamento al ricorso alle diete estreme.

Il cardine dell’intervento deve invece volgere all’educazione alimentare indirizzando verso un cambiamento delle abitudini e un incremento dell’attività fisica.

I ricercatori basano le loro conclusioni sulla valutazione di più di 4700 studenti delle scuole medie e superiori nel Minnesota. Sono stati rilevati, oltre al peso e all’altezza, una vasta gamma di fattori legati al peso.


Molti studenti sia in sovrappeso sia in linea hanno confessato di utilizzare metodiche drastiche di perdita di peso: circa il 18% delle obese ed il 16% di ragazze in leggero sovrappeso ha affermato di aver utilizzato per dimagrire il vomito autoprovocato o l’assunzione di pillole dimagranti e lassative.

Lo stesso è stato riportato dal 6% dei maschi obesi e dal 5% di quelli moderatamente in sovrappeso.

Gli scienziati hanno inoltre scoperto che, in media, circa il 57% delle ragazze e il 30% dei ragazzi con problemi di linea saltavano regolarmente alcuni pasti, e tra il 10% e il 20% di questi studenti riportano bulimia.

«L’alta prevalenza di bulimia e del ricorso a metodi estremi e drastici di controllo del peso utilizzati dai giovani (soprattutto le ragazze) dimostra l’estrema esigenza di educare il comportamento alimentare dei bambini già dall’infanzia», affermano Neumark-Sztainer e colleghi.

Esaminando invece i metodi salutari di perdita del peso adottati, circa l’80% e oltre dei giovani ha dichiarato di svolgere attività fisiche e di tentare la riduzione dell’assunzione di grassi, privilegiando più la frutta e la verdura rispetto ai dolci.

L’alta prevalenza e la compresenza di obesità e di metodi dannosi per il controllo del peso emersi durante la ricerca suggeriscono il bisogno di interventi delle istituzioni preposte all’educazione e indirizzati al mondo dei disordini dell’alimentazione spesso su base psicologica.

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